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Il Mazzarri disarmante: «Mi aspettavo meno difficoltà. Non vedo l’ora che arrivi qualche soddisfazione»

In conferenza: “Parlo moltissimo con i giocatori. Se vedo che uno ha un approccio superficiale, lo terrorizzo con lo sguardo: ho il dono di capire con chi ho a che fare”

Il Mazzarri disarmante: «Mi aspettavo meno difficoltà. Non vedo l’ora che arrivi qualche soddisfazione»
Roma 19/09/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Cagliari / foto Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

In conferenza:

Il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con l’Udinese.

Cosa manca, vittoria a parte, perché questo Cagliari sia quello che si aspetta?

“Nandez e Ceppitelli li valutiamo oggi e domani, ma sono fiducioso di poterli recuperare. Per il resto, cosa manca: la vittoria. Quando si perde, come con l’Inter, sembra tutto negativo. Si può perdere con loro, ma non nel modo in cui l’abbiamo fatto noi. Voglio sperare che sia un incidente di percorso, perché nelle altre 4 partite precedenti eravamo sulla buona strada e avremmo meritato almeno un paio di volte la vittoria. Dovremmo entrare in campo perfetti e pronti a metterci anche di più, ma di fronte abbiamo una squadra molto forte fisicamente: sono tutti calciatori strutturati, di passo. Se ci rubano palla possono farci male, dovremmo essere attenti sotto tutti i punti di vista”.

Cosa chiederà ai suoi giocatori domani?

“Mancano ancora due partite all’apertura del mercato, quindi siamo questi e dobbiamo fare bene così. Cerchiamo di fare bene anche per avere il sostegno dei nostri tifosi e avere la coscienza a posto, vorrei vedere la voglia di prevalere sull’avversario. Ci sarà il mercato, ho parlato con la società e siamo tutti in linea con quello che vogliamo fare. Ma ora pensiamo a far rendere al massimo i giocatori che abbiamo”.

Che indicazioni ha tratto dalla vittoria di Coppa Italia?

“Ho detto ai ragazzi che vittoria porta vittoria. Diamo merito a chi ha giocato con il Cittadella, ho visto che nello spogliatoio erano contenti e spero sia un punto di partenza anche per il campionato. C’è una bella differenza con il campionato, ma ora questa vittoria fa morale e ci ha fatto bene”.

Come giudica questa classifica a livello generale?

“La partita con l’Inter ha dato fastidio a tutti, anche per questo domani chi entrerà in campo dal primo minuto o a partita in corso, non potrà sbagliare partita. Potrei anche fare cambi dopo 20 minuti se non dovessi vedere la giusta tensione, non se lo può permettere nessuno. Io sono uno che non guarda la classifica, gli avversari sono sempre 11 e noi dobbiamo pensare alla partita che faremo noi. Tempo ce n’è, 20 partite sono tante quando la classifica è corta come sulla corsa salvezza. Vorrei vedere il Cagliari e il suo nome più in alto di quanto siamo”.

Questa squadra ha mostrato dei limiti caratteriali: può un tecnico allenare i giocatori su questo aspetto? Faragò a che punto è?

“Ci ho parlato ieri, avrei voluto metterlo per 10 minuti contro il Cittadella, ma ho preferito far entrare Desogus. Lui ha esperienza e so che può fare diversi ruoli, vedremo. Sul carattere vi dico: sono uno degli allenatori che parla di più con i giocatori, anche oggi con i ragazzi in ritiro. Se vedo che uno ha un approccio superficiale, lo terrorizzo con il mio sguardo: ho il dono di capire con chi ho a che fare, in passato ho fatto rendere tanti ragazzi che fino ad allora non avevano dimostrato quanto valevano. Cerco di tirare fuori il meglio da ognuno dei ragazzi, stiamo lavorando per dare continuità a tutta la squadra”.

Può tracciare un primo parziale bilancio di questa esperienza?

Mi aspettavo sinceramente di trovare meno difficoltà, non lo nascondo. Se guardiamo i punti il bilancio non è positivo, ma oggi siamo tutti in presenza e ci guardiamo in faccia, finalmente. Non vedo l’ora che si raggiunga qualche soddisfazione”.

Un giudizio a freddo sui giovani della Primavera: li rivedremo di nuovo in prima squadra? Cosa pensa invece del caso Salernitana?

“Nella mia vita non ho mai sperato sulle disgrazie degli altri, quindi non penso ad altro che non sia il Cagliari. Sui giovani dico questo: ho percepito che l’ambiente abbia bisogno di questo, dobbiamo toglierci il prima possibile da questa posizione di classifica, se così fosse avrei già scelto dei giovani per la partita di sabato. Se avessimo 7-8 punti in più avrei attinto da un ottimo settore giovanile, ma sapete bene che un giovane non lo si brucia solo se la squadra sta bene. Se la rosa è in difficoltà non puoi rischiare. Poi, per il futuro, se la società vorrà io ho le idee chiare per far crescere questa bella realtà”.

 

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