Vezzali vuole combattere il gioco d’azzardo sponsorizzando le scommesse nel calcio

E come si fa? "Serve una via di mezzo, una 'convergenza' tra lotta alla ludopatia e esigenze finanziarie. Tipo la pubblicità indiretta"

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Db Milano 23/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Valentina Vezzali-Paolo Dal Pino

Dice Valentina Vezzali che è arrivato il momento di riammettere le sponsorizzazioni da scommesse nel calcio, perché il calcio non ha un euro. Però, dice sempre la sottosegretaria allo Sport, che vuole anche combattere la ludopatia, il gioco d’azzardo patologico. Tra queste due cose apparentemente inconciliabili si può – parola sua – costruire una “convergenza”.

Come? Beh, la grammatica del politichese democristiano fornisce tutti gli strumenti: “Aprirò un tavolo con tutte le associazioni interessate per trovare un equilibrio tra risorse economiche da destinare al mondo sportivo e l’attenzione di contrastare la ludopatia. Una misura che potrebbe essere una via di mezzo potrebbe essere quella di portare avanti la pubblicità indiretta, con i loghi sulle maglie e i banner negli stadi, a dispetto della pubblicità diretta, perché un atleta che promuove le scommesse non avvantaggia il betting. Serve una convergenza sia con il mondo dell’associazionismo che tutela e combatte la ludopatia, sia con il mondo politico”.

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