Sorrentino: «Meglio l’Oscar o lo scudetto? Meglio che ci vacciniamo tutti»
Alla Gazzetta: «Osimhen è un giocatore e un sogno allo stesso tempo. Vorrei fare un film su Lendl. Spesso si trascura la capacità di concentrazione dell'atleta»

Set of "The hand of God" by Paolo Sorrentino. in the picture Paolo Sorrentino. Photo by Gianni Fiorito This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film. The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito. Set della serie Tv "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino. Nella foto Paolo Sorrentino. Foto di Gianni Fiorito Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d'autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito.
La Gazzetta dello Sport intervista Paolo Sorrentino. I temi sono tanti, dal cinema ai suoi ricordi del Napoli al Napoli di Spalletti. Sulla squadra dice:
«Ne ho un’ottima impressione. Le partite sono divertenti e questa è la cosa più importante. Spalletti mi sembra molto simpatico, ma non lo conosco. Osimhen è un giocatore e un sogno allo stesso tempo».
Ma non è solo Osimhen a piacergli.
«Molti. Mi piace la calma di Anguissa, la grandezza di Insigne, la volontà di Politano, l’autorevolezza di Koulibaly, e potrei andare avanti per tutti gli altri».
Sugli avversari: non c’è solo il Milan.
«Le grandi squadre non muoiono mai. Temo tutte le grandi».
Sulla partita di stasera a San Siro:
«L’importante è non aspettarsi mai niente».
Gli chiedono se c’è un personaggio dello sport che meriterebbe di essere raccontato al cinema. Risponde:
«Ce ne sono tanti. Io e tutti i miei colleghi abbiamo vanamente tentato di avvicinarci alla biografia di Agassi. A me piacerebbe anche raccontare Ivan Lendl. Un aspetto meraviglioso dello sport che alle volte viene trascurato è la capacità di concentrazione dell’atleta».
E infine: nel 2022 meglio l’Oscar o lo scudetto?
«Meglio che ci vacciniamo tutti».