Sul CorSera. “Significherebbe che i giocatori scelgono quando darsi completamente alle gare”
La Juventus ha vinto contro lo Zenit confermando il diverso passo della squadra tra Champions e campionato. Mario Sconcerti ne scrive sul Corriere della Sera.
“O il nostro campionato è divenuto più allenante, e questo ce lo diranno i risultati complessivi, oppure è soprattutto un problema di concentrazione, di privilegio individuale della Champions. Cosa questa che significherebbe un brutto distacco della Juve da se stessa, cioè giocatori che scelgono quando darsi completamente alle gare”.
La partita dell’Atalanta ha però dato la sensazione di essere più europea di quella della Juve.
“L’Atalanta ha giocato un’altra grande partita in Champions. È un’attitudine, quasi un bisogno, l’Atalanta è ormai un modello per tanti grandi tecnici di moda. Nel grande silenzio dovuto alle squadre che restano in bilico, sono cioè in un mondo mai avuto che non sanno se avranno, l’Atalanta è diventata la nostra squadra più internazionale”.
Ieri è stata affossata da Ronaldo, ma
“l’Atalanta resta la vera novità europea del nuovo calcio. La sua caratteristica migliore è che gioca allo stesso modo contro qualunque avversario”.
La cosa più bella della Juventus resta Dybala.
“Fa il regista offensivo, ultimi venticinque metri, ha respiro e spazio, questo lo fa sentire tranquillo, adesso il suo calcio dipende da lui. Con la sua regia rinascono tutti gli attaccanti”.
