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Il River Plate è campione d’Argentina per la trentasettesima volta

4-0 al Racing nella notte, festa grande per i Millonarios. E sul mister Gallardo e la stella Julian Alvarez ci sono gli occhi di mezza Europa

Il River Plate è campione d’Argentina per la trentasettesima volta

Nella notte italiana i «Millonarios» del River Plate si sono laureati per la trentasettesima volta campioni d’Argentina. Sonoro il 4-0 rifilato al Racing. In gol Agustín Palavecino, Julián Alvarez e due volte Braian Romero. Il titolo sublima ulteriormente, se così si può dire, il fortunato ciclo di mister Marcelo Gallardo, più volte acclamato da un Monumental in estasi, che ha ricordato – all’inizio del match – anche l’eterno rivale Maradona.

Gallardo aveva già vinto alla guida del River la Copa Libertadores, ma gli mancava la Primera División. Missione compiuta. Missione compiuta e tanto importante da poter aprire per Gallardo le porte dell’Europa. El Muñeco sarebbe richiesto anche dalla Nazionale uruguagia alle prese con la storica sostituzione di Tabarez. Quello che è certo – almeno stando a quanto ha dichiarato ad ESPN lo stesso tecnico argentino – è che la permanenza al River è quanto mai in discussione.

«Per la prima volta, al di là di qualche momento di ansia, non so se continuare al River. Ci sto riflettendo. Ho dato tutto a questo club fino ad oggi. Penso di meritare la possibilità di pensarci, ci vuole molta energia per continuare. Il club non meritava che la mia testa, in questi giorni, fosse altrove. Non mi sono concesso momenti per rilassarmi perché avrebbe fatto male al River innanzitutto. Ora, ci penserò»

L’Europa è nel futuro anche di Alvarez, indiscussa stella del torneo. Capocannoniere con 17 reti stagionali, nel mirino di tante big europee. Verrà il momento per pensarci. Ora è il momento, per il River, di godersi il trentasettesimo successo.

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