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Gazzetta: come si pronuncia il sarrismo in casa Lazio per ora è un Lost in translation

Dopo una settimana estremamente turbolenta Sinisa ha disinnescato una Lazio che dei giochi preziosi di Sarri sembra aver smarrito la password

Gazzetta: come si pronuncia il sarrismo in casa Lazio per ora è un Lost in translation
Db Auronzo di Cadore (Bl) 23/07/2021 - amichevole / Lazio-Triestina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

“Come si pronuncia il sarrismo in casa Lazio, per ora, è un “Lost in translation”, una traduzione persa, un test di compatibilità che – dopo un derby esaltante – ieri non s’è visto”.

Lo scrive Matteo Della Vite sulla Gazzetta dello Sport.

“Dopo una settimana turbolenta e piena di tutto (infortuni e falsi positivi: Dijks e Soumaoro), Sinisa ha ricompattato i suoi” “ha disinnescato una Lazio (poi rimasta in 10 per una parola di troppo di Acerbi) che dei giochi preziosi di Sarri sembra aver smarrito la password”.

La domanda è una, continua Della Vite:

“è stato Mihajlovic a incartare Sarri o la Lazio si è proprio annodata da sola?”.

La risposta è

“ottanta-venti, a livello di percentuali: perché l’impianto accusatorio di Sinisa (squadra compatta, 5-3-2 in fase di ripiegamento rapido, contropiede della Lazio mai ammesso, linee di gioco altrui chiuse, aggressione al portatore di Barrow) non è mai stato smontato da Sarri: la sua Lazio palleggiava lenta, spenta, senza sbocchi e – va detto – anche senza il suo mattatore, ovvero quel Ciro Immobile che fino a qui ha segnato 6 dei 15 gol totali”.

Mihajlovic ha vinto “coi suoi sbarbatelli”.

“La Lazio era moscia, morbida: o lo era inconsciamente – creandosi alibi sottotraccia – perché “Mau” aveva polemizzato per i tempi stretti da una gara all’altra fra Coppa e campionato?”.

Ma l’alibi non regge, spiega: il Rennes battuto il Psg pur avendo giocato giovedì sera in Olanda in Coppa.

 

 

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