Barbano: la rimonta dello Spartak è figlia del divario agonistico e tecnico tra gli esterni delle due squadre
Sul CorSport scrive che aver costruito un Napoli così potente davanti e fragile in difesa è un masochismo e che Zielinski non è in grado di sostituire Insigne

Sul Corriere dello Sport Alessandro Barbano commenta la partita di ieri del Napoli in Europa League contro lo Spartak Mosca. Dalla sconfitta, scrive, il club dovrebbe trarre una lezione su tutte:
“costruire una squadra così potente davanti e lasciarla così fragile in difesa è un masochismo”.
Perché se in parte è vero che a condannare il Napoli è stata l’espulsione di Mario Rui,
“se guardiamo lucidamente ciò che è accaduto in campo, dobbiamo riconoscere che la rimonta dello Spartak è figlia del divario agonistico e tecnico tra gli esterni delle due squadre”.
Barbano ribadisce, come ha fatto già in passato, che il Napoli è Insignecentrico.
“Resta il fatto che l’uscita di Insigne, ortodossa di fronte allo svantaggio numerico e prudenziale in vista della trasferta di domenica a Firenze, ha tuttavia mandato il Napoli in confusione, mostrando i limiti di leadership del centrocampo. Questa squadra è Lorenzodipendente oltre il dovuto, perché Zielinski, per un deficit di concentrazione e di personalità non è in grado di prenderne il testimone. Parla da solo il gol fallito a porta vuota dal polacco nel momento più delicato della partita, cioè pochi minuti dopo aver subito il cartellino rosso”.