«La Serie A è come i bond della Grecia nel 2012: ci si può speculare»
Il CorSport intervista un analista finanziario. In pratica il calcio italiano conviene perché è in svendita e con poco gli investitori potrebbero rientrare e guadagnare
Il CorSport intervista un analista finanziario. In pratica il calcio italiano conviene perché è in svendita e con poco gli investitori potrebbero rientrare e guadagnare
Ieri è stato ufficializzato il passaggio del Genoa di Preziosi al fondo Usa 777 Partners. Le mani degli americani si allungano sempre di più sulla Serie A. Il Corriere dello Sport intervista Alfonso Ricciardelli, analista finanziario che lavora a New York per un fondo di investimento. Spiega perché il campionato italiano ha tanto appeal.
«La Serie A è un investimento a prezzi scontati. Tecnicamente si definisce distressed asset, vuol dire asset potenzialmente remunerativo ma in momentaneo stato di profondo mispricing. Oggi l’Italia, così come l’Europa, è terra di conquista. Non vorrei offendere nessuno ma chi ha comprato i bond greci nel 2012 ha fatto tantissimi soldi. Il principio è lo stesso».
Continua:
«In Italia si chiama speculazione, qui finanza. Si ragiona in termini di rischio. L’approccio finanziario non c’entra nulla con la nostra idea di calcio. A voler essere spoetizzanti, è un foglio excel in cui pesano potenziali rischi e potenziali ricavi. Se pensiamo che Elliott si è preso il Milan per 300 milioni e in quattro anni ha già raddoppiato l’investimento, sono ritorni estremamente appetibili. Sintetizzando: per noi è calcio, per loro è finanza».
Insomma, sintetizza il quotidiano sportivo, “il calcio italiano conviene perché sta messo male. È povero, è in svendita. E con poco gli investitori potrebbero rientrare e anche guadagnare”.
Insomma, i fondi americani puntano qualche soldo sul calcio italiano e sperano di portarsi a casa un po’ di guadagno. Naturalmente si impegnano a difendere e far rivalutare il proprio investimento, puntando soprattutto sugli stadi e sulle cittadelle sportive.