Dopo lo scandalo Richardson, che aveva dovuto saltare le Olimpiadi per una “canna”: per ora resta vietata, ma nel 2022 ci sarà le revisione scientifica

Un gruppo consultivo dell’Agenzia mondiale antidoping (la Wada) sta considerando l’ipotesi che la cannabis non sia più considerata sostanza vietata nello sport. Farsi le canne potrebbe non essere più doping, nel prossimo futuro.
Una mossa che arriva dopo che la star americana dell’atletica leggera Sha’Carri Richardson aveva dovuto rinunciare ai Giochi di Tokyo dopo essere risultata positiva.
La revisione scientifica vera e propria sarà avviata il prossimo anno. La cannabis è attualmente vietata e continuerà ad esserlo nel 2022, ha puntualizzato la Wada.
“A seguito della ricezione di richieste da parte di un certo numero di parti interessate, il comitato esecutivo ha approvato la decisione del gruppo consultivo di esperti per avviare nel 2022 una revisione scientifica sullo stato della cannabis”, si legge in un comunicato riportato dal Guardian.
Richardson era risultata positiva a una sostanza chimica trovata nella cannabis durante i Trials negli Stati Uniti a giugno, Ed è stata sospesa per un mese. Lei ha detto di aver usato la cannabis per aiutarsi superare la morte di sua madre.