Assist e gol per il bosniaco. Partita finita al 15esimo. Subito Skriniar poi raddoppia il turco ex Milan. Il terzo è di Vidal. Brozovic il cervello. Troppo ampio il divario
Dzeko fa la lavatrice e anche il bomber. Fa segnare Calhanoglu e segna. Eppure si vince, pure senza Lukaku Hakimi e Conte (e Lautaro infortunato). Almeno contro il Genoa. Troppo ampio il divario in campo.
L’Inter ha vinto la prima da campione d’Italia. Ha superato per 4-0 il Genoa di Ballardini. Il match era già chiuso al 15esimo.
La squadra di Simone Inzaghi è partita forte. È andata in vantaggio dopo sei minuti con Skriniar su calcio d’angolo e ha raddoppiato al 14esimo con Calhanoglu: destro potente e preciso da fuori area, col pallone ben confezionato da Dzeko che ha svolto al meglio il suo ruolo di lavatrice e centravanti boa. Oltre che di bomber: sua la quarta rete. Brozovic il cervello, dal croato sono passati tanti palloni.
Non c’è stata quasi mai partita. I nerazzurri hanno sfiorato più volte le terza rete prima di segnarla con Vidal.
Calhanoglu ha anche realizzato una doppietta ma l’azione è stata viziata da fuorigioco. Inzaghi ha schierato Sensi dal primo minuto, il centrocampista ha giocato quasi 70 minuti.
