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Il comunicato di Palazzo Chigi che ci sarebbe piaciuto leggere sul bus dell’Italia

«Proprio perché tifiamo per la nostra Italia, il diritto alla salute non può essere in alcun modo e in alcuna occasione oggetto di baratto»

Il comunicato di Palazzo Chigi che ci sarebbe piaciuto leggere sul bus dell’Italia
Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Pool/Insidefoto/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina-Mario Draghi con Valentina Vezzali

Trattativa Stato-Bonucci, scrive il Fatto quotidiano che riferisce di una minaccia: “O ci fate sfilare o non andiamo a Palazzo Chigi da Draghi”. «Quella sfilata non era autorizzata, la Figc ha violato i patti», ha detto il prefetto di Roma al Corriere della Sera. Non è ben chiaro chi abbia dato l’ok. Quel che ci è chiaro è che l’Italia è sempre l’Italia, l’Isola dei famosi siamo noi. E, ahinoi, dobbiamo constatare che in certi frangenti non cambia nulla se ci governa tizio o ci governa caio. Quel che segue è il comunicato di Palazzo Chigi che ci avrebbe fatto piacere leggere. E ci avrebbe fatto sentire rappresentati come cittadini italiani.

È con trepidazione che abbiamo vissuto la vittoriosa avventura della nostra Nazionale di calcio ai campionati europei. Lo sport è una fondamentale occasione di crescita. Soprattutto nella pratica individuale ma anche quando si trasforma in una indimenticabile esperienza collettiva che diventa un passaggio che ciascuno di noi ricorderà per sempre. È la straripante forza dello sport.

È questo il motivo per cui a Palazzo Chigi c’era grande attesa per poter tributare il doveroso omaggio agli atleti che hanno tenuto alta la bandiera dell’Italia nello sport e che ci hanno fatto vivere emozioni indimenticabili. E lo hanno fatto assumendo sempre in campo un atteggiamento improntato alla correttezza, alla lealtà, al rispetto dell’avversario e dei valori dello sport.

Cionondimeno, nel drammatico periodo storico che stiamo vivendo da oltre un anno, contraddistinto da dolorose perdite, il governo italiano non può esimersi dal far valere una gerarchia che è ben più che istituzionale. È la nostra Carta costituzionale a sancire il diritto alla salute. La diffusa campagna di vaccinazioni che abbiamo organizzato con il doveroso impegno istituzionale e che sta procedendo con la collaborazione degli italiani, sta dando i risultati sperati. Stiamo lottando, insieme con i cittadini, con tutte le nostre forze affinché si possa garantire al più presto il ritorno alla normalità.

Ed è questo il motivo per cui, seppure con rammarico, Palazzo Chigi e le forze dell’ordine non hanno avuto il benché minimo tentennamento di fronte alla reiterata richiesta – che non possiamo non definire dolorosa – di procedere a quel che in altri tempi avremmo definito festante bagno di folla ai calciatori che ci hanno regalato indimenticabili emozioni.

E’ il motivo per cui l’annunciata cerimonia di premiazione della nostra Nazionale di calcio a Palazzo Chigi, non ci sarà. Al governo italiano sono ben chiare le priorità che la Carta costituzionale ci ha consegnato. La speranza è che presto possano essere evidenti anche ad altri. Proprio perché tifiamo per la nostra Italia, il diritto alla salute non può essere in alcun modo e in alcuna occasione oggetto di baratto.

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