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Il prefetto di Roma: «La Figc ha violato i patti per la sfilata. Pressioni da Bonucci e Chiellini»

Al Corriere della Sera: «Era stata concessa solo una pedana rialzata in Piazza del Popolo per il saluto ai tifosi ma hanno fatto trovare già pronto l’autobus scoperto»

Il prefetto di Roma: «La Figc ha violato i patti per la sfilata. Pressioni da Bonucci e Chiellini»
Roma 12/07/2021 - festeggiamenti Nazionale di Calcio / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Italia

Il Corriere della Sera intervista il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Il tema è quello dei festeggiamenti della Nazionale di ritorno a Roma dopo aver vinto l’Europeo. Le immagini del bus scoperto che si aggira per le strade della Capitale nel delirio generale dei tifosi, hanno lasciato interdetti in tanti visto il periodo di pandemia, con l’accelerazione dei contagi dovuti alla variante Delta. Le accuse del prefetto sono pesanti.

«Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati».

Spiega di aver concordato la linea con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della polizia Lamberto Giannini, venerdì scorso, e di avere subito informato la Figc.

«La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile e che non potevamo autorizzarli. Dovevamo gestire il passaggio dal Quirinale a Palazzo Chigi cercando di conciliarlo con le esigenze di sicurezza legate alla pandemia e dunque evitare in ogni modo assembramenti».

A quel punto si è arrivati alla mediazione con la Federcalcio.

«Lunedì mattina la Figc ha riproposto diverse soluzioni, ultima delle quali quella di utilizzare una pedana da montare in piazza del Popolo, in pieno centro a Roma, dove far salire i giocatori per festeggiare con i tifosi. Abbiamo ritenuto che potesse essere una mediazione praticabile perché ci consentiva di tenere sotto controllo la folla in un unico luogo, verificando anche che le persone indossassero le mascherine come prevede il decreto in vigore quando ci sono gli assembramenti».

Ma non è andata così.

«Nel primo pomeriggio di lunedì abbiamo avuto altri contatti diretti con lo staff della Figc che ha rinnovato la richiesta di poter utilizzare l’autobus scoperto. Abbiamo spiegato a tutti che le valutazioni non erano cambiate».

Intanto, però, la pedana non era stata montata.

«Abbiamo pensato che avrebbero fatto fermare i giocatori davanti a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ci avevano assicurato che il trasferimento sarebbe avvenuto con un autobus coperto. Invece poco dopo l’uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d’Europa».

Il prefetto, a quel punto, ha parlato con lo staff di Gravina.

«Hanno sostenuto che c’era comunque già molta folla per le strade ed era forte intenzione dei calciatori di proseguire i festeggiamenti con l’effettuazione di un giro su un autobus scoperto. C’erano migliaia di persone in attesa del giro in autobus, vietarlo avrebbe potuto creare problemi di ordine pubblico».

Piantedosi parla di una presa di posizione da parte di alcuni calciatori, in particolare Chiellini e Bonucci.

«Mi risulta che Chiellini e Bonucci hanno rappresentato con determinazione il loro intendimento al personale in servizio d’ordine; a quel punto non si è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel miglior modo possibile. La complessità e la delicatezza è testimoniata dalle immagini da cui si può vedere che praticamente solo le forze di polizia indossavano la mascherina. Tutto quello che è successo ci ha profondamente amareggiati; da un anno, anche nei periodi più difficili, a Roma abbiamo sempre cercato di applicare le misure anti-Covid stimolando la collaborazione dei cittadini e delle categorie produttive piuttosto che imporre misure draconiane».

Il prefetto dichiara di non aver più sentito né Gravina né altri della Figc, dopo i festeggiamenti.

«No, perché sono ancora amareggiato dalla mancanza di rispetto che c’è stata per il grande impegno della questura e di tutte le forze di polizia durante tutto il periodo degli europei e per la preparazione di questa festa. Mi auguro che l’Italia l’anno prossimo vinca i Mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: tratteremo direttamente con i calciatori».

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