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Carragher: “Il calcio pragmatico funziona, Tuchel e Mancini hanno vinto anche così”

Sul Telegraph in difesa di Southgate: “ha perso la finale perché non ha sfruttato il contropiede. Si lavora nell’industria del risultato, dove se vinci ti perdonano tutto”

Carragher: “Il calcio pragmatico funziona, Tuchel e Mancini hanno vinto anche così”
Londra (Inghilterra) 29/06/2021 - Euro 2020 / Inghilterra-Germania / foto Uefa/Image Sport nella foto: Gareth Southgate

A distanza di oltre due settimane dalla finale degli Europei, la sconfitta dell’Inghilterra è ancora oggetto di analisi sui quotidiani britannici. Interessante l’analisi di Jamie Carragher, ex capitano del Liverpool e da tempo stimato opinionista, che sul Telegraph ha difeso l’operato di Gareth Southgate.

Il pragmatismo funziona. Un calcio prudente produce successi. L’ho sostenuto dal mio primo intervento su Euro 2020 e nonostante un’altra sconfitta demoralizzante, nulla nelle ultime quattro settimane mi ha fatto cambiare idea.

L’Inghilterra non ha perso la finale perché sono stati troppo difensivi o hanno mancato di ambizione. Hanno perso perché quando hanno portato l’Italia dove volevano sull’1-0, non sono stati poi abbastanza efficaci in contropiede. […] Col vantaggio di una rete, la strategia di gara spesso si evolve in una di organizzazione difensiva concentrata, in cui si attende il momento giusto per spingersi in avanti. Non è sempre programmato, è semplicemente l’evoluzione di una partita. L’Italia l’ha fatto con la Spagna, ha funzionato e nessuno ha accusato Mancini. Sono stati pragmatici quando la situazione l’ha richiesto.

Ecco perché il mio pensiero prima del calcio d’inizio era che l’Inghilterra doveva necessariamente segnare per prima. Con l’Italia in vantaggio, Chiellini e Bonucci avrebbero occupato quella posizione in cui eccellono entrambi, davanti alla propria area assicurandosi che nessuno gli vada alle spalle. Tuchel è stato osannato per aver battuto Guardiola col contropiede.

Il vantaggio dell’Italia era a centrocampo, dove sia Jorginho che Verratti erano in grado di dettare il tempo di gioco. Nonostante l’Inghilterra non fosse in grado di limitarli, ha comunque evitato che riuscissero a penetrare nella difesa: il pari, seppur meritato, è stato anche un po’ fortunato. In sette gare comunque l’Inghilterra ha concesso solo due gol, entrambi da calcio piazzato. Hanno calciato 58 volte rispetto alle 108 dell’Italia, segnando 11 gol contro 13. L’Italia è stata più creativa e non si può incolpare Southgate del fatto che non abbia a disposizione Jorginho o Verratti.

Si lavora nell’industria del risultato: vinci e molte cose saranno ignorate o dimenticate; perdi e ci si concentrerà sulle lacune, come se fosse inevitabile che sarebbe andata così. Ma essendoci spesi così tanto per aver visto l’Inghilterra arrivare fin qui, avrebbe poco criterio aspettarsi o chiedere un radicale cambio di rotta in vista del prossimo torneo.

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