ilNapolista

Tre gol alla Turchia (uno di Insigne) e l’idea che l’Italia è una squadra

Il valore del collettivo è superiore alla somma delle singole individualità. È questo il merito di Mancini. Godiamoci il momento senza farci troppe illusioni

Tre gol alla Turchia (uno di Insigne) e l’idea che l’Italia è una squadra
Mg Roma 11/06/2021 - Euro 2020 / Turchia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

Italia-Turchia 3-0. Partita decisa nel secondo tempo. La prima rete su autogol di Demiral, la seconda di Immobile su respinta del portiere su tiro di Spinazzola migliore in campo. La terza rete di Insigne col classico tiro a giro sul secondo palo.

L’Italia ha dominato e ha vinto. Ha battuto la Turchia. Ha meritato di vincere perché se c’è stata una squadra che giocato per vincere, quella è stata l’Italia. È emerso tutto dell’Italia di Mancini. L’agonismo, la voglia di fare, l’organizzazione di gioco e anche i valori individuali. L’Italia è una squadra che esprime valori medio-alti, soprattutto in attacco (e per fortuna in difesa non siamo stati impegnati più di tanto). Non ci sono fuoriclasse ma ci sono tanti buoni giocatori. Il valore del collettivo è superiore alla somma delle singole individualità. È questo il merito di Mancini.

È una Nazionale compatta, coesa, che ricorda quella del 2006 anche se i valori individuali sono inferiori. Qui non ci sono né Pirlo né Cannavaro. Ci sono Barella, Jorginho e Spinazzola che – come detto – ha disputato una partita straordinaria. Potrebbe essere paragonato a Zambrotta.

L’Italia ha potuto usufruire di un ottimo sorteggio, se solo pensiamo al girone con Francia Portogallo e Germania. Ma l’Italia ha fatto il suo. Non ha avuto passaggi a vuoto. Donnarumma non ha dovuto effettuare alcuna parata. I turchi hanno giocato una partita accorta, difensiva, ha sacrificato Yazici in un pressing che ha finito per sfiancarlo.

L’Italia è una formazione che non ha atteggiamenti da primadonna in alcun giocatore. E questo è certamente frutto del lavoro di Roberto Mancini. Che probabilmente dovrà tenere un posto a Chiesa soprattutto quando affronteremo avversari più consistenti. Per quel che riguarda il Napoli, Insigne ha giocato una buona partita, accorta. Al primo del secondo tempo è entrato Di Lorenzo che ha spinto più di Florenzi. In cattedra, come al solito, Jorginho. Non ci sono illusioni da farsi ma l’Italia ha svolto il proprio compito. Doveva vincere e ha vinto. Ha vinto 3-0. E può anche recriminare per un rigore non concesso sullo 0-0. Meglio di così, stasera, non era possibile fare.

ilnapolista © riproduzione riservata