Sul Corriere della Sera: nessuno lo voleva perché i vecchi tecnici sentivano che era predestinato, lo era sempre stato. Lavora continuamente sui particolari

Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha tratteggiato così la figura di Roberto Mancini, il commissario tecnico della Nazionale Italiana.
C’è una cosa misteriosa e geniale che ha portato Mancini a diventare allenatore: furono due gol di Baggio alla Fiorentina quando in un febbraio lontano vent’anni giocava ancora nel Brescia. Questi due gol cacciarono Fatih Terim dalla panchina della Fiorentina e costrinsero me, che ne ero un dirigente, a cercare il sostituto. Presi Mancini ma nessuno lo voleva, i vecchi tecnici sentivano che era predestinato, lo era sempre stato.
Lavora continuamente sui suoi particolari. Ama i dettagli perché lo migliorano, non perché ce ne sia bisogno. E sente il diritto ad avere un grande destino. Quello di un uomo complesso, ma vincente.