ilNapolista

Pirès: «Oggi nel calcio viene prima il fisico della tecnica. E sono sempre meno i giocatori diversi»

Al Pais: «Perciò mi piace De Bruyne. È cambiato tutto, prima si poteva fumare e bere negli spogliatoi. Se si vinceva, nessuno diceva niente»

Pirès: «Oggi nel calcio viene prima il fisico della tecnica. E sono sempre meno i giocatori diversi»

Robert Pirès è stato campione del mondo con la sua Francia nel 1998, campione europeo nel 2000, ha vinto la Premier con l’Arsenal dei Los Invencibles, squadra imbattuta per tutto il campionato 2003-04. Ed è passato alla storia, anche, per aver rifiutato il Real Madrid a cose già fatte, compresa foto di rito con la camiseta blanca indosso. A El Pais parla della sua nazionale immortale, e di quando il calcio fosse molto diverso, fino a pochi anni fa.

“Nel ’98 Jacquet creò la squadra e nel 2000 Lemerre non vinse nulla. Ma in quei due anni siamo cresciuti, abbiamo giocato più partite e fatto esperienza. E quella divenne la migliore Francia di sempre. Eravamo invincibili. I leader in campo erano Zidane, Djorkaeff, Henry… Ma soprattutto Deschamps, perché gli piaceva comunicare con tutti i giocatori, fare da intermediario con l’allenatore. Si vedeva che sarebbe stato un allenatore. Gli piace aiutare i giovani e costruire buoni rapporti. Ecco perché abbiamo vinto l’ultimo Mondiale e ora siamo favoriti per l’Europeo. Deschamps è un vincente”.

E parla dei cambiamenti nel calcio.

“È il calcio moderno, dove il fisico viene prima del tecnico. Ma per me ci sarà sempre la tecnica prima. Ecco perché mi piace così tanto Bruyne, perché è diverso e ormai sono sempre meno i giocatori diversi e unici”.

L’ambiente del grande Arsenal non era proprio rose e fiori, ma all’epoca il calcio era ancora una cosa così:

“Ci si allena come si gioca, è normale entrare duro, insultarsi… Ricordo Tony Adams e Martin Keown, due ragazzi che non scherzavano mai. Mi pestavano i piedi e dicevano: “Zitto!”. Dovevi guadagnarti il ​​loro rispetto con la palla tra i piedi. Io giocavo per loro e per loro andava bene. Volevano ottenere il meglio da me. Ti preparavano. Adesso è cambiato tutto. Prima si poteva fumare o bere negli spogliatoi. Se vincevi, non succedeva niente“.

ilnapolista © riproduzione riservata