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Nyt: la Francia dà sempre l’impressione di comandare, anche quando non ha il pallone

Il Nyt riconosce i meriti a Deschamps: ha creato un “muro d’oro” privilegiando la compattezza sulla qualità

Nyt: la Francia dà sempre l’impressione di comandare, anche quando non ha il pallone
Parigi (Francia)14/10/2019 - qualificazione Europeo 2020 / Francia-Turchia / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Didier Deschamps

La partita tra Francia e Germania era probabilmente quella più attesa della prima giornata della fase a gironi degli Europei. Il New York Times ha analizzato la prestazione dei francesi, spendendo elogi alla grandezza della squadra creata da Didier Deschamps, definito “non proprio il più carismatico o accreditato tra gli allenatori anche tra i suoi colleghi”.

La chiave sta nell’aver dato solidità e compattezza ad un gruppo di giocatori fortissimi, con elevate qualità specialmente in attacco.

La Francia non ha vinto i Mondiali trasformandosi nell’equivalente moderno degli Harlem Globetrotters. Non intende ripetersi con qualche trucco da togliere il fiato.

Deschamps ha preso l’oro di una generazione per costruire un muro, luccicante ma pur sempre un muro. Con la rara brillantezza di Mbappé, la precisione di Benzema, l’arte di Griezmann, la Francia potrebbe generare il caos a volontà ma non è così. Si accontenta che la minaccia inespressa della loro presenza sia abbastanza deterrente.

Preferisce passare il tempo alla ricerca del controllo totale e assoluto. Questo è il segno distintivo delle squadre veramente grandi e dotate: ti danno la sensazione che tutto ciò che accade sul campo sia al loro comando, come se fossero responsabili non solo della velocità del gioco, ma del ticchettio dell’orologio.

La Germania non ha giocato male. Quando ha preso il sopravvento, la Francia sembrava abbastanza felice: è sprofondata nella propria metà campo respingendo ogni minaccia. Una volta esaurita la spinta tedesca, ha cercato il secondo gol ma non era strettamente necessario.

Nonostante tutto il talento a sua disposizione, Deschamps sa che alla fine basta sempre anche una sola rete. Questo, forse, è il tratto distintivo della sua squadra. È ciò che, in fondo, lo rende così inquietante, più dei giocatori della sua rosa o di quelli rimasti a casa: che non importa quello che deve fare, non importa quanto sia grande la sfida, la Francia ne ha sempre abbastanza.

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