ilNapolista

I campioni al banco dei pegni: Suning ha ipotecato l’Inter per non farla fallire

Oaktree ha firmato l’assegno da 275 milioni di euro ma se alla scadenza del prestito triennale Suning non avrà ripagato tutto, il fondo californiano si prenderà il club. Una metafora della grande industria del calcio italiano

I campioni al banco dei pegni: Suning ha ipotecato l’Inter per non farla fallire

La squadra che ha vinto lo scudetto è ufficialmente al banco dei pegni. E ci resterà per tre anni. Fino a quando Suning non avrà finito di ripagare il prestito – e i relativi interessi – che Oaktree gli ha concesso dopo una trattativa di oltre due mesi che ha coinvolto anche Goldman Sachs e gli avvocati di Dla Piper. Lo chiamano “finanziamento”, ma di fatto l’Inter, la squadra più forte della Serie A, è ipotecata. Le sue quote sono state messe a garanzia del prestito. Significa che nel caso in cui in questi tre anni Suning non riuscisse a ripagare l’intera cifra – e i numerosi vincoli e parametri inseriti nell’accordo – Oaktree acquisirebbe la maggioranza del club nerazzurro, diventandone il proprietario.

Il vantaggio del fondo californiano (proprietà dei canadesi di Brookfield) è presto detto: Suning valuta il club intorno a un miliardo di euro (debiti compresi), se Suning non ce la facesse a rispettare i termini comprerebbe l’Inter a poco più della metà del suo prezzo.

Intanto, come scrive il Sole 24 Ore, il bonifico per complessivi 275 milioni di euro è partito in direzione Great Horizon, la holding lussemburghese tramite la quale il gruppo cinese Suning controlla l’Inter.

“Gran parte di queste risorse (poco più di 200 milioni) dal Lussemburgo finiranno nella casse dell’Inter, anche per rispettare le scadenze finanziarie del club”, stipendi e interessi sul bond. “Un’altra ventina di milioni del prestito resteranno invece alla Great Horizon e altri 33 milioni serviranno a liquidare il socio di minoranza dell’Inter, LionRock Capital”.

Secondo il Sole è “probabile che, in una seconda fase, Oaktree possa entrare con una quota di minoranza, mettendo quindi un primo piede nel capitale del club”. Sempre che non lo faccia prendendosela del tutto, tra tre anni. “Nel contratto di finanziamento sottoscritto ci sono numerose clausole e covenant, che Suning dovrà rispettare pena la perdita delle azioni”.

“L’impressione, tra gli addetti ai lavori, è che di fronte a un impegno finanziario così importante, Oaktree possa mettere una serie ipoteca sulla futura proprietà del club nerazzurro, sullo stile di quanto ha fatto Elliott con il Milan”.

Una storia macroeconomica che rende benissimo la stortura della “grande industria” del calcio italiano. Nel quale la squadra più forte è anche tra le più indebitate. L’Inter che vince e rischia di fallire. I campioni al banco dei pegni.

ilnapolista © riproduzione riservata