Almeno altre cinquanta partite così e faremo una solenne abiura del nostro scetticismo su Politano. Di questo passo, quando Gattuso andrà via lo saluteremo con affetto
MERET. Stasera, con il prediletto Meret, Ilaria, dobbiamo evangelicamente separare il grano dal loglio, le cose buone da quelle cattive. Queste ultime sono più che altro un paio di titubanze e un liscio clamoroso. Sulla punizione del serbo laziale sospendo il giudizio, per rivederla almeno altre cinquanta volte e capire. Quanto al bene fatto mi pare decisiva quella gamba respingente sul solito serbo, e poi c’è la consueta protezione di San Palo, suo patrono – 6
Sulla punizione l’errore è indubbio. Una partita di incertezze. E con una difesa non sempre solida come la nostra non è un bene essere incerti in porta – 5,5
DI LORENZO. Dunque è decisamente tornato il Di Lorenzo che conoscevamo. Il suo è un saliscendi pugnace fatto di idee e cazzimma. Ma l’ardore può tracimare, come accade con quel fallo inutile che lo fa ingiallare da Di Bello e causa la punizione del secondo gol dei laziali fluorescenti – 6,5
Senza quell’intervento inutile sarebbe stato sicuramente da 7. Sono d’accordo con te sul voto – 6,5
MANOLAS. Sia sempre lodato San Kostas e non solo perché si becca in faccia la scarpata serba che porta al penalty dell’uno a zero. L’Ellenico è una certezza quando la squadra di Inzaghi si piazza per lunghi tratti nella nostra trequarti – 7
Fabrizio, vorrei sottolineare l’urlo del greco. Ho temuto che si fosse frantumato qualcosa. E’ stato un momento surreale vederlo rialzarsi come niente fosse. Bravo a non farsi condizionare dal giallo – 7
RRAHMANI dal 71’. Evita il terzo gol della Lazio – 6
Sono almeno due le conclusioni a cui si oppone, sul finale – 6
KOULIBALY. Mezzo voto sotto il compare greco, se non altro per qualche errore superfluo ma periglioso – 6,5
Un errore su un’uscita, ma nei duelli uno contro uno è imbattibile – 6,5
HYSAJ. Al 5’ il destino gioca a dadi con il Napule ma soprattutto con l’Onesto Faticatore Albanese. Ci sono partite che si comprimono in pochi secondi, nell’epos di un solo episodio. E il cinque a due di stasera sgorga come acqua pura dal vano e falloso inseguimento di Hysaj a quel motorino di Lazzari. Solo che il Var fa tornare indietro il presente e punisce la scarpata di Milinkovic-Savic, anziché l’Onesto Faticatore. Passata la paura, gioca anche bene ed è suo l’assist del tre a zero del Capitano – 6,5
Graziato dal salto all’indietro del Var. Molto bene in fase propositiva, soprattutto per l’assist a Lorenzo – 6,5
FABIAN RUIZ. Un’altra partita da signore del centrocampo, finanche con Baka gregario al posto del geometra calabro-teutonico – 6,5
La concentrazione di Fabian è tutta nel fatto che partecipa anche all’azione del quinto gol. Non cala sulla distanza, come invece gli accade spesso – 6,5
BAKAYOKO. La panchina gli ha fatto bene, Ilaria. Stasera lentezza e amnesie sono ridotte a una percentuale fisiologica. Il piglio è quello di chi vince contrasti e dà pure una mano in fase di costruzione – 6,5
Considerando il brivido che corre sempre lungo la schiena quando c’è in campo lui, non demerita. Recupera tante palle, anche se spesso torna indietro quando invece potrebbe costruire qualcos’altro – 6,5
LOBOTKA dall’89’. Senza voto
sv
POLITANO. Mette dentro, al modo suo solito, il nono gol in campionato, a un passo quindi dalla doppia cifra. E’ una presenza che incombe sempre e perdipiù compie mirabili recuperi in difesa. Ecco, Ilaria, almeno altre cinquanta partite così e io farò una solenne abiura del mio scetticismo su Na-Politano. Cinquanta, non una di meno – 8
Uno dei migliori in campo senza dubbio. E finalmente (FINALMENTE!) non si ingolfa nel traffico ma buca la difesa della Lazio e segna un bellissimo gol – 8
LOZANO dal 71’. Entra ed è il protagonista della rete di Victor Victoria – 6,5
Bene così – 6
ZIELINSKI. Era dai tempi dell’Estetica Zero Tituli che non assistevamo, Ilaria, a combinazioni da accademia della pelota, roba da cineteca e da mostrare ai baby-calciatori che quei cattivoni della Superlega volevano invece soffocare nella culla. San Piotr inventa e Ciro l’Anziano insacca di prima, come si diceva una volta. Tutti in piedi – 8
Io impazzisco per Piotr. Ha una classe, un’intelligenza e una visione di gioco come pochi. Che giocatore, Fabrizio, mamma mia – 8
ELMAS dall’82’. Ahi, ahi Ilaria. Il Macedone stavolta non fa nulla per far ricredere Mister Veleno e s’ingurgita un gol fatto, al novantesimo – 5,5
Ieri sera è stato superfluo – sv
INSIGNE. In questo Napule gattusiano che scopre lo spettacolo (a scoppio molto ritardato, a dire il vero), il Capitano è al centro di tutto, è il Profeta diventato uomo che non ha più bisogno della sua mattonella come la coperta di Linus (almeno così si spera). Due gol e la giocata che “apre” la rete di Na-Politano. Un’autentica manna per il verace populismo napoletano, sempre a caccia di re e reucci da incoronare – 8
Quando gioca così è splendido. Anche per lui, come per Politano, devo ricorrere ad un “finalmente”: il tiro a giro gli riesce e anche benissimo, il terzo gol è delizioso. Sicuro dal dischetto, gabba l’ex compagno Reina. Partita di grande personalità – 8
MERTENS. Ecco, a chi è entrato nella storia del Napule si può anche riservare un giudizio limitato ai soli due palloni che tocca. Quando artiglia la pelota di Insigne e serve Na-Politano per il due a zero. E quando va a colpo sicuro sull’invenzione di San Piotr, con un gol che esalta e celebra la bellezza del loro dialogo – 7,5
Quando tocchi due palloni ma sono tutti e due fondamentali il voto vien da sé – 7,5
OSIMHEN dal 71’. Victor Victoria fa il panterone e lascia di stucco Reina con una rete al millimetro – 7
Che bello anche il suo gol! Prima palla giocabile e rete, meglio di così… – 7
GATTUSO. Il silenzio in tv gli porta bene. Il Napule è sempre al quinto posto ma adesso il calendario dovrebbe riservare almeno un sorpasso, se non due o tre. Speriamo. Di questo passo, quando andrà via e noi lo saluteremo con affetto, saremo sommersi da pagine e pagine sul Grande Alibi delle assenze e degli infortuni nel periodo nero di Mister Veleno. Una fake news per alimentare il mito del gattusismo caro al mainstream editoriale nazionale e indigeno. Nulla di nuovo, è già accaduto con il rivoluzionario finito (male) a Torino – 7
Sul silenzio benefico ho già detto tutto. Ha preparato molto bene la partita, e bisogna dargliene atto – 7
DI BELLO. Lo ricorderemo sempre, per quel rocambolesco rigore – 7
La Lazio sicuramente. Noi non so. 5-2 è un risultato netto: una grande squadra non si fa condizionare da un rigore contro – 6