Diritti tv, l’Agcom apre un’istruttoria su Tim dopo l’accordo con Dazn
L'intento è di verificare «l’eventuale sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo» nel sistema integrato delle comunicazioni

L’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) ha deciso di avviare un’istruttoria sul gruppo Tim per verificare «l’eventuale sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo» nel sistema integrato delle comunicazioni (SIC), anche alla luce dell’«accordo di distribuzione con DAZN che, estendendo la partnership in essere, porta su TIMVISION i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni».
Lo comunica la stessa Agcom, che ha pubblicato la delibera di avvio del procedimento.
Con questa istruttoria, l’authority per le comunicazioni intende accertare «l’eventuale sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo» tenendo conto, fra l’altro, dei seguenti aspetti di mercato: ricavi; barriere all’ingresso; livello di concorrenza all’interno nei mercati interessati; dimensioni di efficienza economica dell’impresa; sinergie derivanti dalle attività svolte in mercati differenti ma contigui; indici quantitativi di diffusione dei programmi radiotelevisivi.
Il mercato maggiormente interessato dall’istruttoria, anche alla luce dell’accordo tra TIM e DAZN, è quello dei «servizi di media audiovisivi a pagamento, in ambito nazionale».