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Ceferin: «Ci saranno conseguenze per i club, stiamo valutando con gli uffici legali»

Il presidente Uefa: «La situazione è molto complicata per loro e non per la Uefa, che ha dalla sua parte 235 su 247 club. Anzi, 244. Terremo conto del dietrofront degli inglesi»

Ceferin: «Ci saranno conseguenze per i club, stiamo valutando con gli uffici legali»

Calcioefinanza riprende le parole del presidente della Uefa Alexander Ceferin ai microfoni di 24hr. Parole decisamente diverse da quelle di Gravine come al solite improntate a Ponzio Pilato.

«Cosa succederà ora? Parleremo di calcio, ma nelle riunioni deciderò chi far sedere vicino a me. Così posso mettere qualcuno un po’ più lontano. Se questi club vorranno giocare ancora nelle nostre competizioni, dovranno avvicinarsi a noi e dovremo valutare cosa è successo, ma non voglio entrare nei dettagli, poiché stiamo ancora parlando con il nostro team legale».

«Mi aspetto altre novità entro venerdì. Credo che chi afferma di essere completamente calmo in questa situazione, non dice la verità. La situazione è molto complicata per loro e non per la Uefa, che ha dalla sua parte 235 su 247 club. Anzi, 244. Sono tutti con noi. Ieri ho ricevuto sms di sostegno da praticamente tutti i club in Europa. Quindi ora ci aspettiamo che tutti si rendano conto del loro errore e ne subiscano le conseguenze. Ne parleremo la prossima settimana».

Direi che i club inglesi hanno preso un’ottima decisione e ne terremo conto, hanno ammesso il loro errore e hanno capito di aver sbagliato. Tutti commettiamo degli errori. In un certo senso sono rimasto deluso da tutti, ma devo dire che forse il Barcellona è quello che mi ha deluso meno. Laporta è stato eletto da pochissimo tempo e gli ho parlato due o tre volte. Era sotto forte pressione a causa della situazione finanziaria che ha ereditato. Questo succede quando paghi più del dovuto alcuni giocatori e non ottieni un risultato», ha detto analizzando singole situazioni.

«Florentino Perez non vorrebbe un presidente come me? Questo mi spinge ancora di più a restare. Lui vuole un presidente che obbedisca a lui e faccia tutto quelle che lui vuole».

«Potrei essere stato ingenuo, ma dico sempre che è meglio essere ingenuo che bugiardo. Sono solo ingenuo. Certamente, se qualcuno entra in un progetto come questo allora sottovaluta non solo me, ma l’intera situazione», ha esordito il numero 1 della UEFA.​

«In realtà – ha aggiunto – sono inorridito dal fatto che tu, essendo enormemente ricco, guadagni così tanto che nessun valore sia più da considerare per te. Per me è assolutamente orribile che l’avidità possa essere così forte che non ti importa dello sport che amiamo, della cultura europea, della tradizione europea, dei fan e, ultimo ma non meno importante, delle amicizie personali».

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