L’allenatore dell’U23 del Borussia Monchengladbach ha insultato un arbitro ed è stato condannato dalla Federcalcio a guidare una formazione femminile
Anche uno stato molto più avanti di tanti altri sulla parità di genere come la Germania, dimostra che in realtà di strada da fare ce n’è ancora tanta. Lo dimostra quanto accaduto ad Heiko Vogel, allenatore dell’U23 del Borussia Monchengladbach.
Vogel ha insultato un arbitro e la Federcalcio della Germania occidentale, la WDFV, ha deciso di punirlo in un modo singolare: dovrà allenare una squadra femminile per sei volte entro la fine di giugno, oltre ad una multa di 1.500 euro.
La giornalista Nicole Selmer ha fortemente contestato questa decisione su “Frauen im Fussball”, cioè “Donne nel Pallone”, con queste parole riportate da Fanpage.
Dimostra che a qualunque livello le donne e le ragazze che giocano a calcio, non sono prese sul serio come uomini e ragazzi. Questa punizione per l’allenatore del ‘Gladbach mette l’allenamento di una squadra femminile allo stesso livello dei lavori sociali. Ma non è così. Il calcio femminile è uno sport e coloro che lo partecipano sono professionisti come i loro omologhi maschili. Anche se la decisione è stata sicuramente animata da buone intenzioni, sta comunque inviando un messaggio fatale, poiché allenare una squadra femminile fa parte di una punizione per una cattiva condotta.