L’autorità sanitaria si esprimerà nei prossimi giorni. Tutto è condizionato all’assenza di nuovi positivi. Davanti a una situazione più serena, potrebbe ammorbidirsi

La situazione dei contagiati nell’Inter sembra stabile. Ieri si è registrato un nuovo positivo nello staff, ma tra i calciatori non se ne sono aggiunti altri. Il club è sotto assedio da parte delle Nazionali, che chiedono i giocatori nerazzurri, scrive la Gazzetta dello Sport.
L’Inter prova a resistere.
“L’Inter prova a suo modo a resistere: oltre al contagio in atto, Conte teme pure di ritrovare dopo la sosta altri positivi, come già successo in passato”.
Le Nazionali
“cercano di allargare le maglie, nonostante i nerazzurri siano sottoposti a un rigido isolamento domiciliare che per 14 giorni ammette solo il tragitto casa-Appiano”.
Lunedì finirà il blocco agli allenamenti. L’Ats
“dovrà pure pronunciarsi su possibili deroghe a quanto deciso giovedì. Enti e federazioni, come i singoli cittadini, hanno diritto di fare (motivata) richiesta ma, prima di dire sì, l’autorità sanitaria dovrà valutare le garanzie fornite. Il giocatore a cui verrebbe concesso di andare in nazionale dovrebbe muoversi con mezzi privati e mantenere un isolamento uguale a quello interista (ad esempio, pasti e docce solo in camera). Tutto è condizionato alla presenza lunedì di un tampone negativo e, in generale, all’assenza di nuovi positivi nei prossimi due giorni: se il focolaio dovesse tornare ad allargarsi, sarebbe da escludere qualsiasi deroga. In caso contrario, davanti a una situazione più serena, l’Ats potrebbe ammorbidirsi“.
L’Inter
“che ha poche armi per difendersi su decisioni di tipo sanitario, prova la trincea: non gradirebbe per niente questo finale di partita, visto anche il nuovo caso nello staff”.