Le colpe del declino della Juve hanno radici più profonde e vanno almeno condivise con chi in nome dell’estetica ha suggerito una rivoluzione scriteriata

La Juve pareggia contro il Verona e scatta ovviamente il processo all’allenatore, ma Antonio Barillà su La Stampa difende Andrea Pirlo scrivendo che è troppo facile prendersela con lui
ironizzare sul calcio liquido o rinfacciargli la mancata gavetta. Crediamo che le colpe del declino abbiano radici più profonde, vadano almeno condivise con chi in nome dell’estetica ha suggerito una rivoluzione scriteriata: solo un’impresa europea potrà salvare un biennio di risultati sportivi ed economici peggiorati.
Imperdonabile da parte del tecnico invece, secondo Barillà, addurre la scusa della mancanza di esperienza della squadra, considerando che la rosa della Juve, non ostante le assenze forzate resta una rosa di caratura internazionale
Pirlo s’è lagnato ma i suoi undici sommavano 445 presenze in Nazionale contro 26 gialloblù e 598 gettoni nelle Coppe contro 32. Provi a smentirci, o almeno a chiarire: per noi i conti non tornano, questi ancor più del -10 rispetto all’Inter. —