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Repubblica: il furbo capolavoro di Lotito sugli stipendi, risparmia contributi e va contro la Figc

Anticipando due mensilità ha messo a segno una mossa politica contro la federcalcio e ha approfittato dell’emendamento Covid che permette ai club di sospendere fino a maggio i versamenti fiscali

Repubblica: il furbo capolavoro di Lotito sugli stipendi, risparmia contributi e va contro la Figc

La Lazio ha pagato gli stipendi di febbraio e marzo a squadra e staff tecnico in anticipo. Una mossa in controtendenza rispetto al contesto che un doppio valore strategico, secondo Repubblica. Lotito è riuscito in un sol colpo a mettersi contro la Figc e a risparmiare in contributi.

Il pagamento di febbraio e marzo “ha un significato politico” – spiega Repubblica – contro la federcalcio che ha autorizzato di far slittare a fine stagione i versamenti che dovevano essere onorati a febbraio, ma anche economico, approfittando dell’emendamento Covid che permette ai club di sospendere fino a maggio i versamenti fiscali con possibilità di spalmarli su 24 mesi”.

Chi pensa a un improvviso moto di generosità si sbaglia. E di grosso“. Lotito “si porta polemicamente avanti mentre la Federcalcio del “nemico” Gravina”, prendendo “così le distanze dall’Inter, che ha scelto la scorciatoia offerta dalla Federcalcio, accordandosi con Lukaku e compagnia per pagare le mensilità di ottobre e novembre non tra un mese, ma addirittura a fine campionato. Una pratica che larghissima parte della Serie A ritiene una sorta di concorrenza sleale. Perché ammette nei fatti di giocare un campionato con un organico al di sopra delle proprie possibilità. Penalizzando chi ha cercato di fare solo operazioni sostenibili e premiando chi in una condizione normale sarebbe andato incontro a una penalizzazione”.

“Ma la mossa di Lotito ha anche – soprattutto? – un interesse economico. Perché la Federcalcio a novembre aveva ottenuto un emendamento alla Legge di Bilancio che permette alle società professionistiche di sospendere fino a maggio i versamenti fiscali per gli oneri con scadenza a febbraio, con possibilità di spalmarli su 24 mesi. In sostanza, pagando anticipatamente gli stipendi di febbraio e marzo, ritiene di poter differire i pagamenti degli oneri su quegli stipendi a partire da maggio. E, soprattutto, spalmandoli su due anni. Un piccolo capolavoro di furbizia”.

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