«È più difficile in questa stagione perché c’è poco tempo tra una partita e l’altra, ma il bello del calcio è giocare ogni tre giorni e cerchiamo di farci trovare pronti»
Politano ha risposto ad alcune domande in conferenza stampa prima della sfida contro il Granada
Quanto è diversa questa stagione?
«È più difficile perché c’è poco tempo tra una partita e l’altra, ma il bello del calcio è giocare ogni tre giorni e cerchiamo di farci trovare pronti»
Il ritmo del calcio spagnolo ti è congeniale?
«Non penso sia uno stimolo, bensì uno stile di gioco. Le spagnole ti affrontano sempre a viso aperto, lasciano spazi per farti giocare»
È il tuo migliore anno?
«Penso sia anche una questione di maturità, a Sassuolo e all’Inter sono cresciuto molto: ma da quando sono a Napoli sto facendo il mio miglior campionato, spero di continuare così. Non sono più un ragazzino, perciò è meglio per tutti che faccia bene»
L’abbraccio era la gioia o aveva un altro significato?
«Aveva un altro significato perché si è parlato tanto del mister dicendo tante cavolate, ma la squadra è stata sempre da parte del mister»
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