Perrella: «Sono state rilevate venti mutazioni del virus, quella inglese è la più diffusiva»

Al Cormez: «Bisogna prestare la massima attenzione. Preoccupa la diffusione a scuola, ma come preoccupano tutti i luoghi chiusi o gli assembramenti. Temo la guardia bassa dei cittadini»

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Il Corriere del Mezzogiorno intervista Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli e dell’Unità di crisi regionale. Il tema è quello della variante inglese del Covid. Ieri la Regione ha lanciato l’allarme: un contagio su 4, in Campania, deriva proprio da questa variante.

«E’ più diffusiva delle altre. Finora sono state sequenziate una ventina di mutazioni del virus che rischiano di eludere la risposta immunitaria. Bisogna prestare la massima attenzione».

Perrella si esprime su una possibile terza ondata e sull’interruzione della didattica in presenza.

«L’incremento dei contagi è lineare e lo verifichiamo di volta in volta. Preoccupa la diffusione a scuola, ma come preoccupano tutti i luoghi chiusi o gli assembramenti. Temo la guardia bassa, con tantissimi cittadini che pare abbiano mollato l’attenzione sul rischio contagio, e un precipuo risvolto psicologico che non aiuta: il fatto che ormai c’è il vaccino e quindi il Covid va incontro a sicura sconfitta».

 

 

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