I campioni del basket USA potrebbero fare da testimonial per la community black che ha paura del vaccino, ma si ritraggono

I giocatori NBA non vogliono fare da testimonial per il vaccino anti-Covid. Molti dei migliori si ritraggono, e non vogliono essere coinvolti negli spot del servizio pubblico sponsorizzati dalla lega per cercare di convincere la gente a vaccinarsi. In particolare la comunità di colore, la più colpita dal virus ma paradossalmente anche la più spaventata dal vaccino.
ESPN scrive che il coinvolgimento è stato accolto con una risposta tiepida. Le apprensioni dei giocatori riguardo alla ricezione del vaccino riguardano una serie di fattori, inclusa l’incertezza sull’assunzione del vaccino per se stessi, la riluttanza a sostenerne l’uso per gli altri e la resistenza a sembrare dei privilegiati che “saltano la fila”.
Tanto che la Lega lavora per educare i giocatori sui benefici del vaccino, addirittura prevedendo incentivi come la possibilità di allentamento dei protocolli di quarantena e di test per i vaccinati. L’NBA ha organizzato anche dei seminari obbligatori di squadra con il Dr. Leroy Sims, vicepresidente senior per gli affari medici della Lega.