The Athletic: il club avrebbe creato un finto lavoro da scout per pagare sottobanco la famiglia. E a giudicare dalle inchieste di questi dieci anni non è la prima volta

Non bastasse quasi un decennio di inchieste da parte dell’Uefa e della FA, una nuova accusa piove sul Manchester City, ed è un’accusa molto pesante: secondo “The Athletic” la società ha tentato di accaparrarsi un giovanissimo talento brasiliano pagando il padre, cosa vietata. Per farlo avrebbe creato un finto lavoro di scouting per il genitore, assumendolo senza mai farlo lavorare, e pagandolo illecitamente migliaia di sterline.
Al padre il City offrì uno stipendio mensile di circa 1.120 euro, da settembre 2011 a giugno 2012. Senza però impiegarlo mai davvero. Il regolamento del Premier vieta espressamente di offrire un vantaggio sotto forma di pagamento “al giocatore (minore) oa qualsiasi persona a lui collegata, direttamente o indirettamente”.
“Mi hanno pagato ma non ho mai lavorato, non sapevo nemmeno l’inglese. Sono andato a un corso di scouting un paio di volte, ma era tutta una bugia. Sono andato in classe in due occasioni, per presentarmi al corso”.
Il City nega tutte le accuse e spiega:
“Gabriel Almeida è stato registrato presso la nostra accademia dal 19 agosto 2011 al 12 maggio 2013. I documenti suggeriscono che Il signor Almeida è stato uno scout occasionale per un periodo, per il quale gli sono state rimborsate le spese. I documenti visionati dal club, ma non più detenuti a causa di un cambio di conformità alla protezione dei dati e un del sistema di libri paga, mostrano che le spese sono state formalmente registrate, pagate attraverso il Bankers Automated Clearing System (BACS) e che è stato sottoposto a un controllo completo da parte dell’Ufficio dei casellari giudiziari per facilitare lo svolgimento del ruolo in questione. Inoltre, sappiamo che si è stato sottoposto a due sessioni di formazione di scouting per assicurarsi che potesse svolgere i compiti richiesti. Il Manchester City rifiuta qualsiasi accusa e respinge completamente le affermazioni che sono state fatte”.
La Premier League ha rifiutato di commentare, scrive il Telegraph. Il City era già stato squalificato dalla Premier League nel 2017 e multata di 300.000 sterline per aver ingaggiato due ragazzini, di cui uno di soli 11 anni. Due anni dopo, nel 2019 è stato multato dalla Fifa per 370.000 franchi svizzeri (305.000 sterline) per violazione delle norme sul reclutamento di minori. La Federcalcio ha anche aperto un’indagine sull’accusa di aver fatto all’agente di Jadon Sancho un contratto per lavorare come scout per nascondere un pagamento di 200.000 sterline relativo al trasferimento del giocatore dal Watford quando aveva 14 anni, ma nel novembre 2019 ha concluso che non c’erano prove.