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La storia di Francesca Jones, agli Australian Open giocando a tennis con tre dita

La 20enne inglese è nata con tre dita e un pollice per mano, tre dita del piede destro e quattro al sinistro. Le avevano detto che non avrebbe mai potuto giocare a tennis: è nel tabellone principale di un Gran Slam

La storia di Francesca Jones, agli Australian Open giocando a tennis con tre dita

Francesca Jones ha battuto 6-0 6-1 la cinese Lu nell’ultimo turno di qualificazione al tabellone principale degli Australian Open. Giocando a tennis con tre dita.

La storia della 20enne inglese numero 241 della classifica Wta è un classico dello sport motivazionale: le dicono che non potrà mai giocare a tennis, e lei giocherà a tennis tanto da arrivare nel tabellone principale di un Gran Slam.

Jones – racconta il Daily Mail – è nata con tre dita e un pollice per mano, tre dita del piede destro e quattro al sinistro. Si chiama sindrome da displasia ectodermica ectrodattilia, un’anomalia genetica dello sviluppo embrionale che colpisce le estremità degli arti. Ha subito decine di interventi chirurgici, ma gli specialisti avevano escluso che riuscisse in un’attività agonistica come quella del tennis, dove la presa della racchetta è fondamentale.

“La mia sindrome è molto rara e oltre all’handicap più visibile, quello delle dita, dà anche altri sintomi. I dottori mi hanno detto che non potevo giocare a tennis e ho voluto dimostrare che si sbagliavano. Il mio corpo non è destinato a essere quello di un’atleta ma per me questo non significa che io non possa esserlo. Anche una Rolls Royce è costruita da zero”.

Quando qualcuno ti dice a otto-nove anni che non puoi fare qualcosa, ti si spezza il cuore, ma io ho solo provato ad affrontare la cosa a muso duro, e vedere come avrei potuto dimostrare che quella persona si sbagliava. E anche provare a me stessa che potevo fare quello che volevo, incoraggiando gli altri a farlo. Penso che ci siano tanti bambini che sono limitati da ciò che dicono gli altri”.
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