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Il problema è che la Juventus di Pirlo ha meritato. Poi, certo, il rigore avrebbe riaperto tutto

Il Napoli è stato messo sotto, soprattutto nel secondo tempo, da una Juventus insolitamente fragile e insicura. Grande occasione persa

Il problema è che la Juventus di Pirlo ha meritato. Poi, certo, il rigore avrebbe riaperto tutto

La Juventus ha vinto. La Juventus ha anche meritato, nonostante sia lontana, lontanissima dall’essere una squadra sicura di sé. Tant’è vero che sull’1-0, con la partita in pugno, ha regalato al Napoli un rigore da Interregionale. Rigore che Lorenzo Insigne, a dieci minuti dalla fine, ha calciato a lato. La partita è tutto sommato finita lì, anche se nel finale Szczesny ha parato un possibile autogol su tiro di Lozano. Dopodiché il 2-0 di Morata in contropiede. Com’era ampiamente prevedibile, l’arbitraggio di Valeri è stato buono, abbiamo assistito ai soliti piagnistei preventivi.

Checché si dirà, per il Napoli è una grande occasione persa. Il rigore sbagliato da Insigne è stato il riassunto della partita del Napoli: una partita sostanzialmente priva di coraggio. Se Insigne ha le sue attenuanti: i rigori si sbagliano. Il Napoli e Gattuso ne hanno di meno. È difficile quest’anno farsi incartare da Pirlo, Gattuso ci è riuscito. Soprattutto nel secondo tempo. Detto questo, le finali si vincono e si perdono. Però va fatta autocritica nel quartiere generale del Napoli. È stata un’occasione persa.

La partita è stata fondamentalmente brutta. Molto brutta. Ritmi compassati. Primo tempo inguardabile. Con una sola vera occasione: colpo di testa di Lozano su cui è stato bravo Szczesny. Il campo ci ha messo del suo: assurda la decisione di giocare la Supercoppa su un terreno simile.

Pirlo ha recuperato Cuadrado e lo ha schierato terzino destro. È stato forse il migliore dei suoi. La mossa decisiva di Pirlo è arrivata a inizio ripresa, con Bernardeschi al posto di Chiesa. Nella ripresa, il Napoli non si è mai reso pericoloso fino al rigore. Un rigore ingenuo provocato da McKennie su Mertens subentrato a Petagna. Per tutto il secondo tempo, il Napoli a stento è riuscito a superare la metà campo. Contro un avversario tutt’altro che irresistibile. Bernardeschi si è mangiato il gol dopo quaranta secondi. Manolas ha sfiorato un’autorete su cross basso di Cuadrado. Ronaldo Ha anticipato Manolas e ha quasi beffato Ospina in uscita. La rete di Ronaldo, avvenuta in modo rocambolesco su calcio d’angolo, è stata il fisiologico coronamento della supremazia bianconera.

Il Napoli potrà giustamente recriminare per il rigore che avrebbe riaperto la partita. Ma ha giocato una partita timorosa. La prestazione è stata modesta, contro una Juventus decisamente poco sicura di sé e che è ancora poca roba rispetto al proprio potenziale. Insomma il Napoli deve aprire una seria riflessione dopo questa Supercoppa. Se vuole continuare a considerarsi squadra di vertice. Il secondo tempo, completamente consegnato alla Juventus, deve essere studiato e approfondito. Difficilmente troveremo una Juventus così fragile. Il Napoli non ha fatto nulla per vincere questa partita. Poi, certo, il rigore avrebbe cambiato la partita. Per il Napoli, ancora una volta il migliore è stato Lozano che ha confermato una volta di più di avere una marcia in più.

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