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Il meraviglioso mondo di Gallera: “Ho la coscienza a posto e 15.000 like sui social”

L’ex assessore al Welfare lombardo a Libero (che lo difende da mesi): “La scienza e il tempo mi stanno dando ragione su tante cose che ho fatto”

Il meraviglioso mondo di Gallera: “Ho la coscienza a posto e 15.000 like sui social”

Libero intervista Giulio Gallera, che qualche giorno aveva definito il “Caprone espiatorio”. Il peggiore assessore da quando hanno inventato gli assessori per il giornale di Feltri “è stato per mesi al centro di una campagna stampa contro la Regione Lombardia” e non il simbolo del disastro sanitario lombardo nel pieno dell’epidemia.

Ora che ha lasciato la delega del Welfare regionale a Letizia Moratti, Gallera tiene il punto, e continua confondere il successo sui social col lavoro ben fatto. Un tic che avevamo mostrato anche in primavera quando con lo charme del telepiazzista snocciolava i numeri delle vittime da Covid e poi si beava del successo delle sue pagine su Facebook.

L’uomo che spiegò così il famigerato R0, oggi dice che “la scienza e il tempo mi stanno dando ragione su tante cose che ho fatto”.

“Quando ho lasciato sono stato letteralmente travolto dalla riconoscenza e dalla gratitudine di migliaia e migliaia di cittadini. Ho ricevuto 2.000 messaggi di appoggio su whatsapp, 15.000 like e commenti da sostenitori sulle pagine dei miei social”.

“Ho finito il mio turno di guardia, non ho chiesto altri posti. Ho fatto il mio dovere. Io ero pronto a rimanere al mio posto soprattutto perché non passasse il messaggio che non era stato fatto tutto al meglio”.

La Lombardia ora torna in zona rossa, anche in questo caso Fontana protesta.

“E fa bene, i dati sono chiari, oggi la Campania ha 72mila positivi e diventa gialla, il Lazio 77mila e sarà arancione. Noi siamo a 57mila e andiamo in zona rossa? Anche sui ricoverati abbiamo numeri migliori degli altri. E sono in miglioramento. Il problema è che usano dati vecchi di settimane”.

La zona rossa no, dunque. Ma poi Gallera dice che “l’unica soluzione è il distanziamento sociale, che si agevola coi divieti. Quindi queste misure a volte servono, anche perché quello che avviene in Europa ci indica che la situazione va peggiorando, anche perché le nostre strutture sanitarie sono ancora sotto pressione”.

Che farà ora Gallera?

“Tornerò a fare il consigliere. Sicuramente mi sono tolto un peso. Sono psicologicamente stanco: dal 20 febbraio non c’è stato un giorno senza un problema. Sono stati mesi pesanti”.

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