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L’Everton vince la terza di fila. Con la gestione Ancelotti 12 punti in più rispetto all’anno scorso

Dopo Chelsea e Leicester, battuto anche l’Arsenal (2-1). Secondo in classifica. I duemila presenti inneggiano al tecnico che ha stravolto il carattere della squadra

L’Everton vince la terza di fila. Con la gestione Ancelotti 12 punti in più rispetto all’anno scorso

Prima il Chelsea, poi il Leicester, quindi l’Arsenal battuto a Goodison Park 2-1. Tre vittorie consecutive per l’Everton di Carlo Ancelotti che ha superato il triplo ostacolo e si è momentaneamente portato al secondo posto in classifica con 26 punti. Mentre i Gunners di Arteta sono quindicesimi a quota 14. Quattordici come i punti che aveva in classifica l’Everton lo scorso anno dopo quattordici partite. Con Ancelotti i Toffees sono a più dodici rispetto a dodici mesi fa.

Entrambe le formazioni hanno giocato con molte assenze. Aubemayang, Gabriel, Xhaka per la formazione di Arteta; Digne, Allan, James e Gomes per Ancelotti che proprio nel finale di partita ha ritrovato Coleman.

Nel momento in cui gli infortuni hanno sottratto all’Everton la forza degli esterni – Coleman e Digne – il tecnico emiliano si è inventato la linea a quattro con soli difensori centrali: Holgate, Mina, Keane, Godfrey. E in tre partite ha subito un solo gol (quello di oggi contro l’Arsenal), su calcio di rigore. Come Ancelotti dice sempre, è un privilegio fare l’allenatore perché si lavora sotto tensione ed è dalle carenze che nascono le opportunità. Anche oggi, così come contro Chelsea e Leicester, l’Everton ha sì giocato una partita d’attesa ma senza rischiare praticamente mai. L’unico brivido ai suoi lo ha provocato Pickford nella ripresa perdendo palla in uscita e consentendo così a David Luiz di tirare a botta sicura e di colpire il palo. Per il resto, la squadra di Arteta oltre il possesso palla (58%) non è andata.

L’Everton ha messo in mostra ancora una volta un sontuoso Calvert-Lewin che mette paura alle difese avversarie con la sua sola presenza. Al 22esimo un suo colpo di testa viene deviata in rete dal difensore dell’Arsenal Holding. Il pareggio su rigore per un fallo tanto evidente quanto sciagurato di Davies. Rigore trasformato da Pépé (sì, quello delle mozzarelle) che ha fatto poco altro. Nel finale di tempo, la rete decisiva. Su un marchio di fabbrica della casa: i calci da fermo. Rete del colombiano Mina su calcio d’angolo di Sigurdsson. L’Everton dovrebbe essere la squadra in Premier che ha segnato più di tutti su calcio da fermo: otto più almeno un paio in Coppa di Lega. Frutto del prezioso lavoro in allenamento curato da Davide e il suo staff.

Nella ripresa, a parte l’incertezza di Pickford, è successo poco o nulla. Oggi ancora una volta ottima la prestazione del reparto difensivo, con Godfrey sempre più sicuro. Ed è impressionante il lavoro a tutto campo di Doucouré che chiude, tampona e detta anche il pressing offensivo.

A Goodison Park, con duemila spettatori, si è alzato il coro “Carlo fantastico, Carlo magnifico, Ancelotti Ancelotti”. Hanno giustamente celebrato il tecnico che in un anno li ha portati dai bassifondi della classifica al momentaneo (domani si gioca Tottenham-Leicester) secondo posto. Nessuno tra i tifosi, nemmeno i più ottimisti, avrebbe immaginato di trascorrere il Natale lassù in classifica. Il campionato, ovviamente, è lungo. E la classifica è cortissima. Ma al momento la situazione è questa.

Quel che colpisce è il carattere che la gestione Ancelotti è riuscita a infondere alla squadra, in poco tempo. L’Everton sta dimostrando di saper combattere e di saper vincere partite che in altri tempo non avrebbe portato a casa, e anche con assenze importanti. Digne, Coleman, Allan, lo stesso James sono l’ossatura dei Toffees. Che adesso in Premier torneranno in campo per il Boxing Day. Prima, però, la sfida di Coppa di Lega contro il Manchester United.

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