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È stato un azzardo lasciare Koulibaly in campo contro la Lazio?

Ha accusato i primi sintomi nel primo tempo, e ha resistito fino al 55esimo. Rischia di perdere anche Cagliari, Spezia e Udinese

È stato un azzardo lasciare Koulibaly in campo contro la Lazio?

Koulibaly si è fermato. Ieri è arrivato il comunicato del Napoli: “distrazione di primo grado del muscolo retto femorale sinistro”. Successivi controlli saranno effettuati da dieci giorni, diciamo all’alba del 2021. Il 3 gennaio il Napoli giocherà a Cagliari, il 6 in casa contro lo Spezia e il 10 a Udine. La speranza è che il difensore senegalese possa recuperare almeno per due di queste tre gare. Ma c’è anche la possibilità che ciò non avvenga. Anche perché il 20 c’è l’appuntamento clou di gennaio (e forse non solo di gennaio): la Supercoppa italiana contro la Juventus.

La domanda, anche banale, ma che corre sulla bocca di tutti è: perché domenica sera Koulibaly non è uscito quando ha accusato i primi dolori? Il senegalese, ricordiamolo, si è fermato, inizialmente non riusciva a camminare bene, ha mostrato l’atteggiamento tipico di chi è incorso in un infortunio muscolare. Il centrale, però, ha poi stretto i denti ed è rimasto in campo. Ovviamente perché se la sentiva, su questo non ci piove. La speranza, però, è che non sia stato un azzardo.

Quel che è successo un minuto dopo la sua uscita, rende più chiaro il motivo della resistenza: la Lazio ha raddoppiato con Luis Alberto – su azione sciaguratamente avviata da un errore di Mario Rui – e ha chiuso la partita. Ora, però, si rischia di perdere il difensore per più partite.

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