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Da Bergamo: “la frattura Gasperini-Gomez non è ricomponibile” e il malumore è più ampio

Il caso Atalanta, con la lite nello spogliatoio tra il tecnico e il Papu, rischia di esplodere nel post partita. Anche Castagne e Hateboer avevano parlato di un rapporto non facile con Gasp. La Nord invita l’ambiente all’unità

Da Bergamo: “la frattura Gasperini-Gomez non è ricomponibile” e il malumore è più ampio

Non tira un’aria serena in casa Atalanta. Stasera la squadra di Gasperini si gioca il passaggio agli ottavi di Champions contro l’Ajax. E non solo questo. L’Eco di Bergamo torna sui contrasti interni tra il Papu Gomez e l’allenatore Gasperini.

“Da domani, comunque vada la gara di stasera, tornerà d’attualità il tema Gasperini-Gomez. Ieri, tra audio, commenti, tv e social si è sentito tutto e il contrario di tutto: pugni, dimissioni, esclusioni dalla squadra, spogliatoio spaccato, eccetera. Un caos. Ma la sostanza resta la stessa del primo giorno: la frattura non è ricomponibile, o Gasperini o Gomez. E un ruolo decisivo sarà quello dei Percassi. Cosa succederà lo vedremo”.

Anche il Corriere Bergamo si sofferma sul tema.

“Il problema è che il viaggio in Olanda rischia di passare in secondo piano per quello che potrebbe succedere dopo”.

Il quotidiano si chiede soprattutto quali saranno le dichiarazioni post partita.

“Vittoria o sconfitta, sarebbe bello capire quali saranno le dichiarazioni del post, poiché la conferenza stampa è inevitabile e il silenzio impossibile, dopo le partite in Europa”.

Anche perché, continua,

il malumore non sembra rimanere circoscritto a chi è stato escluso dalla trasferta alla Dacia Arena. Castagne quest’estate, dopo l’addio, aveva parlato di un rapporto non semplice con il tecnico. Hateboer aveva battezzato il ciclo come finito, parole che poi erano rientrate, anche se per situazioni simili erano arrivati provvedimenti. Evidente la situazione Sportiello, qualche estate or sono”.

Intanto, ieri, la Curva Nord ha rilasciato un comunicato che richiama l’ambiente all’unità.

«L’Atalanta sta attraversando il miglior momento della sua storia facendo sognare generazioni intere. Inutile negare che è un sogno che tutti aspettavamo da sempre, raggiunto grazie all’unità d’intenti basata sulla compattezza fra squadra-mister-società-tifoseria… la città intera. Abbiamo sempre chiesto serietà, rispetto ed umiltà, perché la maglia che viene indossata ha un valore enorme, che solo la storia insegna. Alti e bassi, vittorie e sconfitte, ma ciò che conta è solo il bene dell’Atalanta. I giocatori vanno e vengono, gli allenatori e i presidenti idem, L’Atalanta resta sempre. Ad oggi forse qualche equilibrio si è rotto all’interno».

 

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