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Su Maradona l’ombra della depressione: “È triste, non vuole mangiare, né parlare”

Olè riporta la voce di chi gli è vicino: “E’ psicologicamente provato dalla reclusione. Gli mancano i suoi genitori. Il compleanno gli ha suscitato molte emozioni. Il suo cuore è spezzato”

Su Maradona l’ombra della depressione: “È triste, non vuole mangiare, né parlare”

Questa notte è arrivata la notizia del ricovero di Diego Armando Maradona in una clinica di La Plata. In attesa di essere trasferito in un ospedale di Buenos Aires è stato sottoposto ad alcuni esami. E’ escluso il Covid.

La decisione del ricovero è arrivata dallo stesso Pibe de Oro dopo un confronto con il suo neurochirurgo, Leopoldo Luque.

Venerdì, Maradona non era stato bene. Aveva partecipato ad una cerimonia in suo onore allo stadio Carmelo Zerillo ma aveva mostrato difficoltà nel percorrere il tratto tra lo spogliatoio e il campo e aveva dovuto essere accompagnato da due assistenti. Aveva abbandonato la partita del suo Gimnasia alla fine del primo tempo.

Da quanto riferisce Olè, quel giorno Maradona ha assunto una dose maggiore del farmaco con cui si cura e che questo, in aggiunta all’alcol, ha peggiorato il suo stato di salute.

Chi lo conosce bene, scrive la rivista spagnola,

“dice che questa situazione di reclusione è stato un nuovo colpo per lui. È psicologicamente provato e tutto ciò influisce sul suo corpo”.

Lo stesso Luque avrebbe dichiarato:

“È il fattore principale che porta al suo ricovero. L‘ho visto triste. Diego è una persona che va a cicli: a volte sta molto bene e a volte non così bene. Non mi è piaciuto il momento era. Portarlo in clinica lo avrebbe aiutato”.

Nell’ambiente più vicino a Diego si parla di depressione.

È giù, non vuole mangiare, né parlare. Gli mancano molto i suoi genitori. Il compleanno è stata una data che ha suscitato molte cose. Il suo cuore è spezzato”.

Maradona non è in terapia intensiva, scrive Olè. Resterà in clinica per almeno tre giorni per i controlli.

 

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