Durissime le parole del ds emiliano Tosi: «Ci hanno rifiutato il rinvio. I regolamenti sono sbagliati, non basta un jolly». Ora il club di Lotito pensa ad un’azione legale

Ieri la Reggiana, alle prese con 29 positivi, non si è presentata a Salerno per il match contro la Salernitana che la Lega di B non ha voluto rinviare. Lo aveva comunicato ufficialmente nel pomeriggio, parlando di «causa di forza maggiore».
Alle 16,45 l’arbitro Marchetti di Ostia ha preso atto della mancata presenza della Reggiana ed ha chiuso il referto. Ora il club perderà 3-0 a tavolino, ma non dovrebbe essere penalizzata di un punto.
La Reggiana, scrive il Corriere dello Sport, ha già annunciato che farà ricorso rifacendosi all’articolo 55 delle NOIF, che fa riferimento alla mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore. La Reggiana avrebbe informato della situazione anche l’AUSL di Reggio Emilia.
Il pomeriggio non è stato privo di polemiche. La Reggiana è furiosa sia con la Lega B che con la Salernitana. Il ds Tosi ha dichiarato:
«In presenza di cause di forza maggiore e di una situazione gravissima non c’è regolamento che tenga: la partita andava rinviata a data da destinarsi, senza se e senza ma. Mi sarei aspettato un atteggiamento sportivo e corretto da parte di chi, almeno rispetto all’emergenza, doveva fare un passo indietro. Ma dove è finita la lealtà sportiva? La verità è questa: abbiamo chiesto di rinviare la gara, ci hanno detto di no aggrappandosi ad un sacco di scusanti. Almeno si assumessero la responsabilità delle loro azioni. Scongiurata la penalizzazione di un punto? La norma, nel merito, è stata cambiata senza, però, che venisse aggiornata ufficialmente nello statuto».
La Gazzetta riporta l’attacco di Tosi a Lotito.
«In consiglio solo Lovisa del Pordenone aveva proposto di accordarci il rinvio. Lui si è astenuto, come il vice Mezzaroma, patron della Salernitana con Lotito. Questi poteri forti ci hanno schiacciato. Gli altri club ci sarebbero venuti incontro, loro no. Lotito ha dettato la linea e la Salernitana ha rifiutato ogni nostra proposta. I regolamenti sono sbagliati, non basta un jolly. I contagiati hanno bisogno di tre settimane per tornare in condizioni accettabili».
La Salernitana, però, nonostante mantenga il silenzio, non intende passare per chi ha speculato sulle disgrazie altrui, racconta il Corriere dello Sport.
“Trapela che la proprietà starebbe valutando con i propri legali se sussistono gli estremi per azioni in ambito sportivo ma anche civile e penale in seguito alle dichiarazioni di Tosi”.
Il club campano, del resto,
“avrebbe valutato ed accolto anche un’ipotesi di slittamento del match ad oggi o domani, a patto che la Lega B avesse fatto a sua volta slittare anche l’anticipo Spal-Salernitana in programma venerdì prossimo. Ma in questo caso la stessa Lega B avrebbe dovuto individuare un’altra gara da anticipare nel rispetto degli accordi commerciali con la Rai. Poi ci sarà la sosta, ma in quella settimana, la Salernitana sarà priva di sei nazionali. Insomma, il sodalizio campano sarebbe stato pronto a trovare un’intesa, ma senza che questa avesse finito per danneggiare la squadra di Castori”.