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“Invisibili”, in Campania i commercianti protestano travestiti da fantasmi

“Aspettiamo ancora le casse integrazioni del primo lockdown e neanche abbiamo visto i 600 euro: saremo dimenticati anche stavolta?”

“Invisibili”, in Campania i commercianti protestano travestiti da fantasmi

“Invisibili”, così si chiama la manifestazione che la Confcommercio campana ha organizzato per domani 5 novembre in quatto piazze campane: Piazza Matteotti a Napoli, Piazza Portanova a Salerno, Piazza Giovanni XXIII a Castellammare di Stabia e Piazza Tasso a Sorrento. Tutti gli aderenti si vestiranno di bianco – da fantasmi – per dare forza al messaggio contro la politica economica del Governo Conte che sembra avere dimenticato i commercianti. “Aspettiamo ancora le casse integrazioni del primo lockdown – ci dice Fiorella Serpico, del direttivo Confcommercio comprensoriale – e neanche abbiamo visto i 600 euro: saremo dimenticati anche nel prossimo Decreto ristori?”.

La situazione del commercio anche in luoghi come Sorrento e Salerno è ad un punto di non ritorno e molte attività che hanno bypassato barcamenandosi il primo lockdown potrebbero non sopravvivere ad una potenziale zona rossa. “Invisibili” sono le migliaia di imprese del Commercio – i settori moda e gioielleria su tutti – che, pur non avendo subito limitazioni di orario, hanno subito da maggio ad oggi un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieno di merce svalutata da pagare. Ciò nonostante né il Governo né la Regione Campania hanno previsto ancora una qualsiasi forma di aiuto per il Commercio. “Solo in Campania siamo oltre 300.000: ed i nostri lavoratori vanno verso il fallimento e la disoccupazione, se non arriveranno immediatamente aiuti sufficienti a tenere in vita le aziende chiuderanno- Chiediamo quindi: contributi a fondo perduto commisurati al calo del fatturato, l’ azzeramento dell’Irap e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, un  credito d’imposta sugli affitti e l’azzeramento dell’Iva sulle utenze”.

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