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Libero: il Sud è infettato dal Covid e invece ci si accanisce con la Lombardia

A causa della loro disorganizzazione e degli sperperi le regioni del centro-sud sono sprofondate nel caos più totale. E invece la Procura indaga sui vaccini antinfluenzali della Lombardia

Libero: il Sud è infettato dal Covid e invece ci si accanisce con la Lombardia

“Per il Covid la certezza della pena esiste: chiunque provi a cavalcare il virus per trarne qualche beneficio finisce sempre per essere bastonato“.

Esordisce così Lorenzo Mottola su Libero, in un articolo dal titolo apocalittico:

Il Covid dilaga nel Mezzogiorno. Altro che Lombardia, il Sud è infettato. Sono bastati pochi contagi per mandare la sanità da Roma in giù in tilt. E il ministero ammette: rischiamo nuove stragi come a Bergamo”.

Fino a pochi giorni fa, scrive, il Partito Democratico, chiedeva il commissariamento della Regione Lombardia, considerata incapace di gestire la crisi sanitaria. Poi è arrivata la seconda ondata dell’epidemia,

“che pareva un gavettone rispetto allo tsunami di marzo, ma che grazie alla totale disorganizzazione sta diventando un problema vero. Le Regioni del centro-sud sono già sprofondate nel caos più totale. E lo stesso staff del ministro della Salute Roberto Speranza ora ammette: intere aree del Paese rischiano di finire come le valli bergamasche”.

Mottola si riferisce soprattutto a Lazio e Campania. Nel parlare della nostra regione, scrive che il problema più grande riguarda Napoli, non tanto la provincia. Perché in città la maggior parte dei contagiati sfugge al tracciamento.

“D’altra parte, anche i pochi fortunati che riescono a fare un tampone (utile ricordarlo: ne viene eseguito ogni giorno circa un terzo di quelli che si effettuano in Lombardia o Veneto) devono aspettare fino a 6 giorni per avere il risultato. Prevedibile che nel frattempo il paziente abbia tutto il tempo di starnutire su mezzo vicinato”.

I numeri dei contagi in Campania, scrive, parlano chiaro. Il 7,3% ieri, ma si è toccato anche il 10%, mentre la media nazionale è del 4,3%.

E intanto, continua, ci si accanisce sulla Lombardia, con le indagini della procura, come quella sui vaccini antinfluenzali.

“A questi marziani forse saranno sfuggiti i decenni di sperperi delle amministrazioni meridionali: adottando lo stesso criterio le toghe avrebbero dovuto scatenare una retata al giorno tra le giunte del mezzogiorno. Peraltro, anche i numeri di questa crisi lasciano intendere che il problema della gestione allegra dei conti sia un problema soprattutto del Sud. La Campania, per esempio, ha speso la stessa cifra della Toscana, che ha avuto meno della metà dei contagiati. Il Lazio ha speso 15mila euro per ogni malato, cifra che in Lombardia scende a 5000. Siamo certi che qualche spiegazione valida da parte dei governatori ci sarà. Ci sarebbero tante domande da fare, se si trovasse qualcuno disposto a porle”.

 

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