L’ex attaccante della nazionale norvegese Pedersen è agli arresti per guida in stato di ebbrezza, ma può “lavorare”. Per cui sabato ha giocato e segnato con la cavigliera sotto i parastinchi
La cavigliera elettronica sotto i parastinchi. L’ex attaccante della nazionale norvegese Marcus Pedersen segna, si fa la doccia e torna ai domiciliari. Perché Pedersen deve scontare una pena detentiva di 24 giorni, dopo essere stato beccato alla guida di un’auto alticcio.
La sentenza però gli consente di lasciare la prigione casalinga per recarsi al lavoro. E lui, per lavoro, fa ancora l’attaccante, gioca in seconda divisione norvegese per l’Hamarkameratene. E così sabato, con tanto di cavigliera alla gamba sinistra, ha giocato e ha segnato il gol vittoria del 2-1 contro il Grorud.
“Tutti quelli che mi hanno voltato le spalle vedranno che si sbagliavano”, ha detto il nove volte nazionale norvegese.
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