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Il medico federcalcio olandese: «La situazione AZ sotto controllo. I contatti in campo sono limitati»

Intervista a Volkskrant: «I giocatori sono vicini solo per brevi momenti. C’è sempre il rischio che ci sia un positivo in incubazione»

Il medico federcalcio olandese: «La situazione AZ sotto controllo. I contatti in campo sono limitati»

Su Volkskrant un’intervista a Edwin Goedhart, medico della Federcalcio olandese. Si esprime sulla situazione dei contagi nell’Az Alkmaar, che stasera incontrerà il Napoli in Europa League.

La squadra olandese è partita per Napoli nonostante i 14 positivi registrati nei giorni scorsi. I contagiati aumentano un po’ ovunque, nel mondo del calcio. Il calcio è così imprudente? Gli viene chiesto. Risponde di no.

«Analizzando quasi 500 partite, siamo stati in grado di dimostrare che i momenti di contatto sono estremamente limitati in una partita di calcio. I giocatori sono vicini l’uno all’altro solo per brevi momenti, in occasione dei calci d’angolo e dei calci da fermo. È all’aria aperta, negli stadi dove il pubblico manca o almeno non può avvicinarsi».

Sulla situazione all’interno dell’Az.

«La situazione all’AZ è sotto controllo. I casi positivi possono essere tracciati. Capisco che il mondo esterno stia parlando di un’epidemia incontrollabile, ma anche quel numero è aumentato perché sono stati effettuati molti e approfonditi test. Le persone vengono portate fuori prima che siano realmente contagiose e vengono conteggiate anche nei test positivi. L’AZ può comunque delegare facilmente il minimo di tredici giocatori negativi come vuole l’Uefa».

Il virus ha un periodo di incubazione. Forse tra quelli andati a Napoli può esserci un calciatore che può contagiarne altri in seguito?

«Si corre sempre questo rischio. I test ufficiali sono una serratura alla porta, ma il virus può sempre rientrare strisciando dalla finestra della cucina. Non importa quanto bene chiudi la tua bolla. Non puoi dare garanzie. Il comportamento è fondamentale. Tutti i protocolli devono essere seguiti molto rigorosamente».

Perché Napoli-Az non è stata rinviata?

«Ogni organizzazione prende le proprie decisioni. È difficile recuperare una gara europea, che richiede tempo per il viaggio. E poi, a causa della crisi epidemiologica, il calendario è già abbastanza pieno. Il Tour può svolgersi comunque se una squadra lascia, ma non una partita di calcio. Una squadra di calcio può anche schierare altri giocatori».

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