Gattuso è incazzato per non aver giocato Juve-Napoli, per Sarri invece «non ci danno i rigori perché non abbiamo le maglie a strisce…»
Il cambiamento, o forse la naturale evoluzione di Gattuso sorprende. Il tecnico del Napoli si sta dimostrando quasi un manager all’inglese, come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, riuscendo a gestire a tutto tondo la squadra e consigliando la società sulle scelte di mercato
Quando arrivò a dicembre, Gattuso fu presentato da De Laurentiis come una “restaurazione sarriana” col ritorno al 4-3-3. Strada facendo col suo staff invece l’allenatore si è messo sempre in discussione adattando sistemi (è passato dal 4-1-4-1 al 4-2-3-1) agli uomini e alle situazioni.
Un’evoluzione dunque più che una rivoluzione, in cui Gattuso non ha mai perso di vista i suoi punti cardini: il lavoro e l’unione. Ed è proprio su questa che ha lavorato nelle ultime due settimane di quarantena a Castel Volturno. Gattuso vuole un gruppo forte e compatto che abbia voglia di lavorare, senza trovare alibi o giustificazioni, Esemplare la reazione dopo il 0-3 a tavolino stabilito dalla sentenza del giudice sportivo contro la Juve
in un ambiente napoletano spesso pronto a scivolare nel vittimismo, è riuscito a tramutare una sconfitta a tavolino in una opportunità per reagire. In altri momenti ci sono stati anche allenatori azzurri che hanno allargato le braccia («non ci danno i rigori perché non abbiamo le maglie a strisce…»), ora invece il concetto è: «Sono incazzato per non aver potuto giocare contro la Juve».