ilNapolista

Orietta Berti: “il biglietto di Tenco ha segnato la mia carriera, ma non lo scrisse lui”

Al Corsera: “Dopo, nell’ambiente mi schivavano tutti. Ma c’eran o due errori di ortografia che lui non avrebbe mai commesso”

Orietta Berti: “il biglietto di Tenco ha segnato la mia carriera, ma non lo scrisse lui”
Il Corriere della sera intervista Orietta Berti che racconta parte della sua carriera e della sua vita, e torna sull’episodio che ha segnato anche la sua carriera: il suicidio di Tenco che prima di uccidersi lasciò un biglietto in cui scrisse che lo faceva per protesta contro una giuria che mandava in finale “Io tu e le rose” di Orietta Berti.

Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro), ma come atto di protesta contro un pubblico che manda in finale una canzone come ‘Io tu e le rose’ e una commissione che seleziona ‘La rivoluzione’. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi»

Dice Orietta Berti:

«È un episodio che ha segnato me personalmente e la mia carriera. C’è stato un periodo in cui nell’ambiente mi schivavano tutti. Ma sono convinta che il biglietto non lo avesse scritto lui, c’erano due errori di ortografia che mai avrebbe fatto. Per quella storia sono stata messa nell’angolo. Sono sempre stata tartassata, i giornali non scrivevano una riga su di me, sembravo una cantante fantasma: eppure vendevo un sacco di dischi».

«Playmen» e «Playboy» le chiesero di posare nuda.

«Mi offrirono cifre da capogiro: ma chi l’avrebbe sentite poi mia madre e mia suocera».

ilnapolista © riproduzione riservata