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Oggi il Cts boccerà gli stadi aperti al 25%: «La priorità è la scuola»

Il ministro Speranza contro le Regioni: «È troppo presto per un’operazione del genere». Per Crisanti aprire gli stadi è da irresponsabili

Oggi il Cts boccerà gli stadi aperti al 25%: «La priorità è la scuola»

Oggi il Cts boccerà il documento delle Regioni (tranne il Lazio) che vorrebbero aprire gli stadi al 25%. Repubblica riporta il no deciso del ministro alla Salute Roberto Speranza che ha anticipato a oggi la riunione del Cts prevista per lunedì.

Si va verso una netta bocciatura da parte degli esperti. È troppo presto per un’operazione del genere perché ancora non si conoscono gli effetti dell’apertura delle scuole sulla curva epidemica.

Il ministro ha detto:

Penso che dobbiamo puntare le energie sulle cose essenziali, in questo momento la priorità è la scuola.

Quindi negli stadi si resta fermi alle mille persone a inviti (decisi dagli sponsor).

Franco Locatelli, membro del Cts (Comitato tecnico scientifico), ha detto:

«Da un punto di vista squisitamente medico, è indubbio che la riapertura degli stadi presenta delle situazioni e delle connotazioni di criticità e di potenziale rischio che non possono essere sottovalutate. È una situazione che credo meriti cautela».

Per Andrea Crisanti «aprire è da irresponsabili».

Speranza consiglia a chi vuole mandare più persone a tifare alla partita a guardare quel che succede in Europa. Ieri, in effetti, in Francia quasi 16mila casi, come venerdì; in Spagna sono stati superati i 12 mila (con 120 morti) e nel Regno Unito se ne sono contati 6 mila e 800.

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