Il quotidiano critica i modi dell’addio di Messi al Barcellona. È stato un campione in campo, ma ordinario quando la partita si è conclusa

Il Giornale critica l’addio di Messi al Barcellona definendolo una iena
Lionel Messi è stato questo, ha recitato due parti in una, ha mostrato la faccia mercantile e mercenaria, ha improvvisamente tradito la sua relazione fortissima con il Barcellona ricorrendo alle mezze parole, ai messaggi in posta elettronica a un linguaggio burocratico che lo ha messo in ombra dopo una carriera abbagliante.
Nullo il paragone, fatto da qualcuno, con l’addio di Cristiano Ronaldo al Real, lui non aveva sposato una causa come Messi, non aveva sempre vestito quella maglia e la Juve è arrivata
il Real e infine la Juventus, per completare una esperienza calcistica totale, come un professionista assoluto dovrebbe fare, non restando sempre sotto lo stesso tetto, con gli alibi e le protezioni mediatiche e politiche che ne derivano.
I capricci di Messi
tolgono la mascherina a un campione di razza assoluta in campo ma abbastanza ordinario se non neutro quando la partita si è conclusa.