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Mentre il Napoli aspetta di vendere al prezzo giusto, ha perso Gabriel e si allontana Reguilon

Il mercato azzurro è bloccato. Vuole cedere prima di acquistare ma i prezzi stabiliti per Allan, Milik e Koulibaly non trovano riscontri nella realtà. E gli obiettivi sfumano

Mentre il Napoli aspetta di vendere al prezzo giusto, ha perso Gabriel e si allontana Reguilon

Il Napoli nel 2020 ha investito 140 milioni di euro per rinforzare ogni reparto e prepararsi ad un momento di transizione. In inverno sono stati acquistati giocatori che avrebbero dovuto sostituirne altri in estate, col vantaggio di ritrovarli già rodati per la stagione successiva. Una strategia lungimirante, cui si sommano i meriti della proprietà di aver messo a disposizione una mole importante di risorse economiche. Senza peraltro avere la certezza di rientrare delle spese. Un modus operandi in controtendenza rispetto al passato.

Il Napoli ha avuto la convinzione e i mezzi di quelle squadre con cui, almeno sul piano finanziario, sentiva di non poter competere. Per due anni di fila ha fatto registrare il record dell’acquisto più costoso della storia del club, con Osimhen che è arrivato per ultimo: prima di lui, erano già stati spesi 90 milioni a gennaio.

Se da un lato vanno riconosciuti determinati meriti alla dirigenza, in attesa che il rendimento stagionale dei nuovi arrivi li confermi, dall’altro si è creata una situazione che in questo momento tiene bloccato il Napoli e impedisce al club di intervenire sul mercato. Anche e soprattutto perché il Napoli in uscita ha stabilito prezzi che non trovano riscontrano alla prova dei fatti. Prima di comprare, il Napoli ha l’esigenza di vendere ma non riesce a farlo. E nel frattempo i calciatori che Gattuso e Giuntoli avevano messo nel mirino, si accasano altrove.

Ci sono ancora ruoli che necessitano alternative o potenziali titolari, come ad esempio l’esterno sinistro di difesa. Giuntoli aveva individuato in Reguilon il profilo giusto ma col passare dei giorni la concorrenza è aumentata vertiginosamente, come riporta il Guardian che non cita proprio il Napoli.

Sergio Reguilon, che si è distinto in prestito al Siviglia nel suo trionfo in Europa League, è cercato da Manchester United, Tottenham, Juventus e Inter. Il nuovo allenatore della Juve, Andrea Pirlo, è anche rapito da Hector Bellerin.

L’altro caso di scuola è Gabriel. Il Napoli è stato il primo a muoversi per il giocatore e avrebbe potuto sfruttare la corsia preferenziale col Lille dopo la maxi-operazione Osimhen. Ma il suo arrivo era condizionato alla cessione di Koulibaly. In attesa che al club arrivassero offerte ritenute all’altezza, Gabriel ha firmato per l’Arsenal. E i Gunners non hanno dovuto battere concorrenze particolari né investire cifre folli. Hanno puntato  sul blasone del club, sguinzagliando allenatore e direttore tecnico per convincere definitivamente il giocatore secondo la ricostruzione del Telegraph.

Arteta e Edu sono stati insistenti con Gabriel, gli hanno parlato regolarmente facendogli capire nel modo più chiaro possibile quanto lo volessero all’Arsenal. Al giocatore sono risultati credibili e genuini.

30 milioni bonus compresi e un ingaggio che dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro a stagione: nessuna spesa straordinaria, per un difensore classe 1997.

Il rischio di effetti negativi non è soltanto relativo al mercato in entrata, ma anche a quello in uscita. È chiaro che una situazione di necessità così conclamata di introiti abbassa la forza contrattuale del Napoli. Vale per Koulibaly, Allan e Milik. Il brasiliano ha visto calare decisamente il valore di mercato, un mese dopo l’avvento di Gattuso ha perso il posto di titolare. Il polacco, invece, non vuole rinnovare e l’anno prossimo andrà in scadenza. Il senegalese pesa moltissimo (con i suoi 11,5 milioni lordi) sul monte ingaggi del Napoli.

La storica salute del bilancio giustificherebbe la linea pubblica di De Laurentiis che non vuole svendere nessuno. Questo, però, legherebbe molto del futuro del Napoli alla qualificazione alla prossima Champions League, i cui fondi già sono mancati per questa stagione. Il mercato non sarà mai così lungo, ma lunghe fasi di stallo potrebbero impedire alla società di colmare le ultime lacune.

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