Crosetti: chissà se anche l’immortale Valentino Rossi avrà paura di tornare in sella

Su Repubblica definisce Rossi un miracolato che è sceso dalla moto con le sue gambe dopo essersi visto volare davanti le due moto di Morbidelli e Zarco

il giornale sul ritiro di valentino rossi

«Questa volta il santo dei motociclisti ha fatto un grande lavoro», questo il commento di Valentino Rossi ieri dopo aver visto volar davanti ai suoi occhi prima la moto i Morbidelli e poi quella di Zarco. Un incidente che poteva costargli la vita. Ne è uscito illeso urlando contro un circuito troppo pericoloso e contro Zarco.

Valentino Rossi è sempre rimasto un pilota bambino, l’eterno Peter Pan, ma questa volta si può davvero dire che è stato davvero miracolato, come scrive Maurizio Crosetti su Repubblica, che un angelo ci ha messo la mano ed gli ha permesso di scendere dalla moto con le sue gambe anche se come Beep Beep appena scampato alla dinamite di Willy il Coyote.

Chissà quanto dev’essere difficile, adesso, salire di nuovo in sella e non appoggiare la moto a un muretto, per sempre. Oppure, invece, queste sono paure di noi gente piccola, umani con i denti cariati, l’alito pesante, le formiche ai piedi e soprattutto questa scocciatura della mortalità. Ma per Valentino forse no, Valentino certamente no: se quella morte d’acciaio e fuoco gli è volata accanto senza neppure sfiorarlo, allora significa che il nostro amico del cuore è immortale.

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