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Osimehn non esiste. È l’amico geniale il supereroe della trattativa infinita

Oma Akatugba, “l’amico giornalista”, ormai vive di vita propria. Chi è davvero il nigeriano che è diventato un feticcio dei napoletani

Osimehn non esiste. È l’amico geniale il supereroe della trattativa infinita

Osimehn non esiste. Osimehn è come il Molise. Il Napoli lo sta comprando ininterrottamente da tre mesi ormai, “manca solo la firma” è diventato un tormentone dell’anima. E tra i risvoltini delle scartoffie, raccontanti allo sfinimento, è spuntato un supereroe: Oma Akatugba, altrimenti detto “l’amico giornalista”. Il meccanismo è lo stesso del “fratello di Parascandalo”: non abbiamo mai visto Parascandalo,  ma abbiamo imparato ad amare il fratello.

Perché Oma Akatugba ad un certo s’è preso la scena così:

Osimehn s’è diradato, piano piano. È diventato uno stratagemma letterario per raccontare il congiunto giornalista, il vero protagonista di questo infinito affare di calciomercato. Che è notoriamente un flusso inarrestabile, consuma ogni dettaglio nella continua riproduzione di se stesso. Oma Akatugba parla del calciatore del Lille ma in realtà parla di se stesso. Ha scalato anche la gerarchia dei “titolismi”: all’inizio non sapevano come metterlo in pagina, chi lo conosce Oma Akatugba? E allora ecco “dalla Nigeria”, “l’amico nigeriano”, “l’amico” e basta. L’amico geniale, soprattutto. Fino all’indipendenza del marchio: Oma Akatugba vive di vita propria. Ora lo sanno tutti chi è. Ma appunto… chi è?

Tocca fare i bracconieri sui social. È il suo habitat. Tanto per cominciare non è un impostore. Amicizie a parte è un giornalista nigeriano che vive e lavora in Germania. Segue le carriere dei suoi connazionali sul suo sito: Omasports.com. La sua bio certificata da Twitter recita: “UEFA Accredited sports Journalist, Content creator. Sports Business person. Travel Junkie”. Ha anche un canale Youtube. E soprattutto ha una strategia.

Osimhen ormai esiste nelle valutazioni astronomiche del mercato almeno quanto nel credito che gli riserva l’etichetta di “amico di Akatugba”. I like del giocatore diventano una sponda per montare il suo successo. Retweetta tutto, dai tifosi che gli dedicano meme, agli interventi sulle altre testate. Si auto-cita, e si ri-cita. Scrive in tedesco, inglese e napoletano. A volte mischia tutto in un esperanto irresistibile.

Pendono dalle sua labbra. Lui scrive tutto, sempre, continuamente. Lancia ami, è un profeta dell’ottimismo. Per cui se la trattativa sembra saltare, lui la rimette in gioco, tranquillizza. Perché lui sa cose che noi non sappiamo. Lui è “l’amico di Osimehn”. E’ il suo portavoce in contumacia. Sarà lui – e non l’attaccante – che dirà “sogno di giocare nel Napoli fin da bambino” o “sono qui perché mi piace la pizza e ho studiato mandolino al conservatorio”.

Sì, ma… Osimehn? Esiste davvero? Qualcuno l’ha mai visto nella stessa stanza di Akatugba? E se l’amico di Osimehn fosse egli stesso Osimehn? Sono domande con poco senso. Se anche saltasse l’affare a noi resterebbe l’altro, il personaggio. Ve lo ricordate lo juventino Idris?

Il prossimo titolo è già pronto:

L’amico calciatore: “Akatugba ha firmato per il Napoli, farà l’addetto stampa”

 

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