A Radio Punto Nuovo: “Credo non sarà una passeggiata, la sosta è una grossa incognita, sarà imprevedibile. Uno dei motivi per cui sono diventato tifoso della Juve è perché ho vissuto a Campobasso”

Il professor Ascierto, oncologo del Pascale ormai noto per la sperimentazione del farmaco anti-Covid Tocilizumab, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Ha detto la sua sulla partita di stasera tra Juventus e Milan, da tifoso bianconero.
“Prima di ogni partita io e mio figlio Luca siamo davanti alla TV, stesso posto e in caso di difficoltà si cambia, sono molto scaramantico. Credo non sarà una passeggiata, la sosta è una grossa incognita, sarà imprevedibile. È ovvio che si valuta il potenziale in campo, ma è difficile fare un pronostico. Sarà interessante, credo sarà anche una sofferenza per noi, ma ci divertiremo. Parlare di calcio è ciò che ci piace. Da diverse settimane, al Sud, i reparti di Covid sono vuoti. Devo aggiungere che il lockdown ha avuto il suo palese effetto, parlando di numeri importanti. L’invito è sempre quello di muoversi con prudenza”.
Ascierto si è lasciato andare anche ad un pronostico-speranza.
“Per noi bianconeri sarà difficile, la sosta è stata lunga, ma spero di vincere 3-0“.
Ha anche raccontato come è diventato tifoso della Juve.
“Catanzaro-Juventus la seguii per radio, sebbene appartengo ad una famiglia di interisti. Uno dei motivi per cui sono diventato tifoso della Juventus è perché ho vissuto a Campobasso. All’epoca sentivo le partite alla radio, ricordo perfettamente le urla per il gol del Catanzaro. Al 90′ vidi il gol, mi diede così fastidio il gesto di Mammì che cominciai a tifare Juventus. Ricordo che si parlava di un pressing finale del Catanzaro, quindi effettivamente meritarono la partita”.
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