Repubblica riporta lo studio Marion Laboure, analista della Deutsche Bank e docente ad Harvard che simula le perdite delle big 20 per la prossima stagione
Il calcio è una grande azienda e oltre all’agonismo, forse di più. lo spinge il business e la necessità di fatturati. Proprio per questo lo stop dei campionati ha causato gravi perdite nel mondo del calcio e i club dovranno fare i conti a lungo con le cifre, nonostante ci si avvii ad una ripartenza.
La Repubblica riporta oggi un’interessante schema prodotto dalle proiezioni di Marion Laboure, analista della Deutsche Bank e docente ad Harvard, secondo cui saranno le società medio- piccole, che basano i loro introiti sui trasferimenti dei migliori calciatori, a subire il contraccolpo della crisi di liquidità dei grandi club.
L’economista francese ha elaborato uno studio sulle perdite nella stagione in corso delle big 20, le più ricche della classifica Deloitte, e una doppia simulazione per il 2020-21: una per l’eventualità di partite con pubblico fisiologicamente ridotto (minori incassi da stadio e da sponsor), l’altra a porte chiuse (zero introiti da stadio e -20/30% di diritti tv). È quest’ultimo lo scenario più fosco, con fatturato quasi sempre dimezzato o di più: il Barcellona perderebbe 450 milioni di euro rispetto agli 841 dell’ultimo, il Psg 360 su 636, la Juventus 215 su 460, l’Inter 215 su 460, la Roma 90 su 231, il Napoli 70 su 207.